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VALZER CON BASHIR regia di Ari Folman

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  23/01/2009 14:56:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Valzer con Bashir” suona come un duro monito che invita a non dimenticare,a non cancellare dalla memoria l’orrore di cui è capace l’uomo.Mai come in questi giorni il tema trattato appare di grandissima attualità e la sua uscita in sala sottolinea con vigore quanto gli errori tendano a ripetersi nel tempo,senza che nessuno riesca ad imparare dagli sbagli del passato.
Gli splendidi disegni di David Polonsky rendono benissimo le atmosfere e le situazioni che Ari Folman intende rappresentare,compagne di un passato troppo duro da ricordare,cancellato tra le pieghe di una memoria codarda e capricciosa.Il tratto è suggestivo,si avventa sullo spettatore il quale non riesce a sottrarsi all'imperfetta potenza delle immagini che ci trascinano nel tortuoso percorso dei ricordi sopiti del protagonista,determinato ad esorcizzare i propri demoni e ad invitare la gente a non dimenticare o far finta di nulla.
La domanda su come sia stato possibile non accorgersi di cosa stesse succedendo è reiterata e difficilmente non può essere associata all’olocausto, durante il quale il mondo fece spallucce,limitandosi a qualche timido intervento,accostabile a quelli dei soldati israeliani dinnanzi all’orrore perpetrato dai falangisti cristiani.
Folman non si accanisce con nessuno,lascia qualche indizio,ma non accusa apertamente,vuole solo che il suo messaggio sia chiaro affinché certe cose non abbiano a ripetersi.Per sottolineare tutto ciò con maggior forza, prima della dissolvenza in nero finale, mostra per pochi secondi immagini atroci,ennesima esortazione a deporre definitivamente le armi.