gano 9 / 10 24/01/2009 19:09:11 » Rispondi La Storia, di solito, è chiara, incommentabile, dura e veramente orribile in alcune sue forme. Sui fatti di Sabre e Chatila non c'è nulla da aggiungere, merito del film raccontarli in maniera diversa dal solito, ricordare pezzi di vite di uomini che si scontrano con la realtà della guerra. Senza retorica, senza confusione il risultato è ottimo e la narrazione è fluida (anche se un po' lenta). L'animazione e la grafica sono di ottima qualità, particolare invece è la "stilizzazione" molto fumettosa simile anni 80.
E' VERGOGNOSO, PERO', CHE IN QUESTO PAESE I BEI FILM BISOGNA ANDARSELI A CERCARE IN QUALCHE CINEMA NASCOSTO IN ORARI ASSURDI, MENTRE FILM DEL CAVOLO (natali vari, aldo giovanni ecc) VENGONO PROIETTATI NELLE MULTISALE 10 VOLTE AL GIORNO. SVEGLIAMOCI, IL LAVAGGIO DI CERVELLO, L'ABBASSAMENTO CULTURALE CHE CI STA UCCIDENDO IL CERVELLO E OMOLOGANDO ALL'IGNORANZA PARTE ANCHE DAI NOSTRI CINEMA.
Il tocco della scena finale è qualcosa di sconvolgente, ti fionda sulla realtà del tragico evento senza saperlo, realizzi che quello che hai visto non è una favola, un bel cartone animato ma è la Storia nuda e cruda.
Enzo001 24/01/2009 19:11:05 » Rispondi Assolutamente d'accordo. Cioè, in sicilia in due province (catania e messina) lo danno solo in un cinema s****to a catania.
Cagliostro 25/01/2009 15:50:10 » Rispondi Pure io sono perfettamente d'accordo. l'italia è un paese che da sempre marcia al contrario. In tutti i paesi civili, i registi, gli sceneggiatori e gli attori cominciano dalla gavetta televisiva per approdare al cinema; in italia gli artisti cominciano dal cinema per arrivare nel parnaso televisivo... e che televisione poi! Show girl analfabete che vogliono parlare di storia, di letteratura e di politica... qualcuna diventa pure parlamentare o ministressa (opgni riferimento è puramente voluto. Andatevi a vedere su youtube, per esempio, gli strafalcioni di Flavia Vento. Perché una soubrette non si deve limitare a fare la soubrette e mettere bocca su tutto e perché i calciatori anziché tirare calci ai palloni sono sempre in televisione? Il popolo italiano si compiace della propria ignoranza e vi si crogiola. Le istituzioni se ne compiacciono a loror volta: non esiste Stato che non desideri un popolo ignorante o con una Kultura controllata dalla istituzioni. Se la distribuzione italiana acinematografica è uno schifo, in buona parte è per queste stesse ragioni, ma la colpa maggiore resta sempre imputabile allo spettatore. Le lobby italiane della produzione e della distribuzione non possono sottrarsi alle leggi di mercato, non ne hanno ancora il potere. Se il pubblico cominciasse a disertare ' le str.onzate che invece si fa propinare con assoluta compiacenza il discorso potrebbe essere differente. Ma poiché, come dicevo all'inizio, qui tutto funziona all'inverso, il pubblico dovrebbe cominciare col boicottare i programmi televisivi. Grande fratello 9? 9 anni per defilippizzare la televisione italiana e per distruggere gli ultimi bagliori di una lingua, la lingua italiana, che già da sola è un patrimonio culturale incommensurabile. Ma, si sa, gli italiani odiano pure la loro lingua e non perdono occasione per umiliarla e per storpiarla. Fine dello sfogo!