Zazzauser 8 / 10 13/04/2015 22:22:26 » Rispondi L'unica opera di stampo cinefumettistico a possedere più potenza drammatica ed espressiva di "Valzer con Bashir" sarebbe Maus di Art Spiegelman, se solo si decidessero a dargli giusto riconoscimento, traducendolo sul grande schermo. Con "Valzer con Bashir", Ari Folman apre una finestra sulla guerra civile libanese e in particolare sul terribile giorno del massacro di Sabra e Shatila, in cui i falangisti libanesi giustiziarono migliaia di civili palestinesi in risposta all'omicidio del premier Bashir Gemayel. Come in "Notte e Nebbia" di Resnais - con cui il film condivide non solo l'aspetto documentaristico - é la Memoria il tema cardine, e l'atto del ricordare sembra l'unico antidoto contro gli orrori della Guerra e il principale dovere morale del cineasta che intende farne mostra. "Valzer con Bashir" - in maniera ancora più efficace - fa quello che Satrapi e Paronnaud fecero l'anno prima con "Persepolis": usare il medium del fumetto e del cinema per far ri-aprire gli occhi su periodi storici marcati da crimini contro l'Umanitá, nell'estremo tentativo di non farli cadere nel dimenticatoio. Con una bella tecnica d'animazione - che ci riporta alla mente Linklater - e il giusto tocco di autoironia ebraica, si possono fare miracoli.