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INCUBI NOTTURNI regia di Basil Dearden, Charles Crichton, Alberto Cavalcanti, Robert Hamer

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JOKER1926     7 / 10  24/03/2013 19:43:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La certezza che alberga nella produzione britannica dell'ormai lontanissimo 1945, "Incubi notturni", è quella inerente alla forza e all'innovazione di storia. Lo spaccato che propone la pluri regia è di grande fattura, di grande eleganza.
Persino agli occhi dello spettatore "moderno" il tutto può , ancora oggi, risultare stimolante e intrigante; figuriamoci negli anni quaranta!

La pellicola è suddivisa in episodi; si parte, comunque, da un episodio cornice che riallaccia i cinque fino ad un finale caotico e vibrante.
Sintetizzando al massimo la panoramica sui vari momenti del film possiamo estrapolare, per importanza e per lavorazione, il terzo episodio (quello dello specchio) e l'ultimo, quello legato alla marionetta.
Sono queste due parti del film del 1945 ad elevare il tutto. Insomma sono tutti qui gli spunti che porteranno poi altri registi a destreggiarsi in tematiche simili, ovvero nelle tematiche offerte da "Incubi notturni".

L'analisi sui due episodi cardini, essenziali.

Prima di addensarci nell'analisi di questi due è comunque importante dare un parere, seppur veloce, sugli altri.
Il primo episodio si sviluppa in una storia vertente in questioni del sesto senso ove le visioni premonitrici dettano salvezza.
Il secondo dei cinque forse è quello meno forte, la sceneggiatura poggia su dinamiche alquanto gotiche e indubbiamente oltrepassate (fantasmi e quant'altro).
Appena dopo il secondo, per scarsità, viene l'episodio dei golfisti focalizzato più su vicende di commedia nera.

Il terzo, invece, vede in scena una coppia alle prese con uno specchio "maledetto". La durata di questo episodio è ampia e di conseguenza l'interesse si edifica in modo migliore. I brividi salgono e la suggestione non può non appartenere allo spettatore.
Tecnicamente parlando l'episodio è impalcato su recitazioni buone e su una confezione tecnica di tutto rispetto. La sceneggiatura si avviluppa in temi macabri abbracciando situazioni di barcolli mentali.

Ultima parte di "Incubi notturni" è affidata ad un ventriloquo schiavo del suo pupazzo. Le vicende si accaparrano le lodi del pubblico. Si respira un'area di innovazione (che poi ha ispirato) e di tragicità.
I ritmi sono elevati fino ad un epilogo superbo , copiato poi, (parzialmente) dal (presunto) mago Alfred Hitchcock in "Psyco".

I livelli raggiunti qui sono altissimi, "Incubi notturni" è un calderone di grandi cose ed è degno di qualsiasi apprezzamento.
outsider  03/04/2013 10:23:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
egregio, solo per la tua recensione fatta con Maestria....la tua e' una dote, lo comprero' se trovero' in dvd!
JOKER1926  03/04/2013 20:58:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie ancora una volta, sei molto gentile.
Questo, in effetti, è un film che merita.

JOKER1926