strange_river 9 / 10 22/10/2008 19:21:23 » Rispondi Temo che questo film non riceverà molti commenti perchè non ha una distribuzione normale nei cinema: invece meriterebbe di essere visto da molti, non solo per il valore della denuncia che fa, ma anche perchè si tratta di un 'bel' film, mai noioso o pedante nonostante l'argomento trattato. Anzi, piuttosto scevro di pietismi o sentimentalismi vari, tutto è affidato al racconto libero dei lavoratori o dei loro familiari che con molta semplicità e quindi molta efficacia descrivono quello che fanno ogni giorno 'per campare', dei rischi cui sono esposti e gli incidenti subiti. Sono per lo più meridionali o immigrati che lavorano (ovviamente?) in nero nel settore dell'edilizia, sono gli ultimi, quelli che non contano nulla, senza visibilità sociale e senza alcuna protezione sociale. Sono quelli il cui lavoro è stato espropriato di ogni dignità, nonchè delle minime regole di sicurezza, viste come puro intralcio alla produttività. Pure l'incidente, quando accade, è solo un intralcio. Valore della vita umana uguale a zero e non succede lontano: succede in Italia nei modernissimi anni 2000.
'Cultura della legalità' chiede l'operaio nell'ultima intervista.