sottopressione 9 / 10 02/07/2015 16:28:59 » Rispondi PEr finire la filmografia di Haneke mi mancavano il suo primo suo, questo, e il Castello. Cominciamo dall'esordio. Tremendo. Uno shock perenne. Disperazione senza limiti. E tutto ciò che avviene nel film non ci viene spiegato, Haneke non intede farlo perchè il solo spiegare significherebbe rassicurare lo spettatore. Solo immagini e gesti frammentati, insipegati ed insipiegabili, che si pongono come allegoria del male di vivere del nichilismo che ci portiamo dentro. Noia e nausea per la vita. Prima mezzora da tutto liscio, da tutto va bene, ma è dominata dalla menzogna. La bambina mente a scuola. E quella è la spia che scatena tutto. Ultima mezzora durissima, devastante da pugni in serie nello stomaco. La scena dei pesci e quella dei soldi, cult. L'Haneke dell'esordio è già lo stesso che ritroveremo nei capolavori concepiti 20 anni dopo. Regista glaciale e grandioso. Brividi e fitte allo stomaco