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L'ODORE DELLA NOTTE regia di Claudio Caligari

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Project Pat     5½ / 10  10/09/2015 02:12:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con "Amore Tossico" Caligari s'era ben presentato, sfornando un film decisamente superiore a quanto invero si potesse chiedere. Le premesse erano infatti tutt'altro che promettenti: attori perfettamente sconosciuti e quasi tutti allora attuali tossicodipendenti, una regia novellina. Il risultato? Un perfetto film tragicomico, assolutamente contro le aspettative.
Fatto orbene quest'esperimento con successo ed essendo passati da esso più di 10 anni, reclutati stavolta per un successivo film attori veri e non proprio alle prime armi quali ad esempio Mastandrea, Tirabassi e Giallini (eccetto forse quest'ultimo, allora alla sua seconda interpretazione filmica ma con una discreta gavetta teatrale alle spalle), sarebbe stato lecito aspettarsi un qualcosa non peccante di linguaggio sgangherato o di comicità involontaria, nel contesto generale indubbiamente drammatico.

A riguardo si potrebbe obiettare asserendo che l'intento di Caligari fu anche qui quello di mettere a nudo lo squallore e il degrado di particolari ambienti, attraverso interpretazioni il più possibile autentiche, il che però aveva potuto funzionare con "Amore Tossico", film singolare traente spunto da una ristretta, determinata cerchia ed ambientato unicamente in essa; nel momento in cui invece, come in questo caso, a confrontarsi si siano trovate più realtà, quella non solo disagiata della malavita romana, ma anche quella inversamente più normale della Roma bene, anche la seconda in aggiunta alla prima avrebbe dovuto esser fedelmente rappresentata e se l'esito dell'operazione fu tale da non avere perciò risultato uniforme per mancanza di mestiere, che le sarebbe stato a tal fine dovuto, è chiaro che non può essere tollerato.

Sulla base di quanto anzidetto, se le "autentiche" interpretazioni di Mastrandrea e compagni potrebbero anche risultare godibili, di certo non lo sono quelle di tutte, ma proprio tutte le altolocate vittime, assolutamente non impegnate e inadeguate, tradite dai loro sguardi e cozzanti con la forza scaturente invece dalle scene di violenza su di esse: come già detto, non vi è un minimo di omogeneità; si passa da un Mastandrea

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a un becero cameo di Little Tony nel ruolo di sé stesso, per una scena indubbiamente divertente ma degna con obiettività di un film trash che si rispetti; se poi si aggiunge che le duecento e passa rapine vengono ogni volta compiute tranquillamente, a volto scoperto e senza l'ausilio di un passamontagna, il ridicolo è ufficialmente raggiunto, ma potrei continuare oltre.

Diventato (ovviamente) un cult tra coatti e borgatari, è un film che non disprezzo ma nemmeno promuovo, che in conclusione fa sorgere una spontanea domanda: che a 'sto punto, "Amore Tossico" fu una bella botta di deretano? Con ciò non voglio insinuar nulla, come già detto viene spontaneo chiederselo comunque sia, dei morti si può solo parlar bene (Caligari, appunto). E vabbè.