caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MATADOR regia di Pedro Almodovar

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Crimson     6½ / 10  02/02/2006 18:00:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sicuramente tra i più torbidi di Almodovar. Si tratta di un thriller perverso (puro. Sono del tutto assenti gli elementi grotteschi tipici di molti film del regista) dalla sceneggiatura piuttosto fiacca. I personaggi di indubbio interesse non bastano a risollevarne le sorti. E' comunque un film che si lascia vedere. Incentrato in particolare sul tema del confine labile che intercorre tra il piacere sessuale e il piacere per la morte. Queste due pulsioni si fondono e si fortificano, ma al tempo stesso spingono i protagonisti all'autodistruzione (che tuttavia non ha un'accezione negativa; perlomeno fà riflettere).
Al di là dei protagonisti colpisce il personaggio della madre di Angel (la grandissima Julieta Serrano, qui ancor più psicopatica che nel ruolo seppur grottesco di "donne sull'orlo di una crisi di nervi"), madre possessiva/repressiva, timorata di d.i.o. a tal punto da ricorrere a una spiegazione teologica per qualunque avvenimento. Ripudia il figlio considerandolo come un protagonista di chissà quale disegno cospirato dal maligno (e l'avvocato sbigottito esclama "quale madre può rinunciare a difendere il proprio figlio?!"). Angel è succube, sfoga la propria repressione fuori dall'ambiente domestico con la fantasia. In realtà è incapace di stuprare come vorrebbe e di diventare un torero come sogna (sviene alla vista del sangue!).
Il mistero delle morti purtroppo è meno affascinante, si scopre tutto piuttosto subito e il finale lascia un pò a desiderare. Tra l'altro Angel parte come protagonista della vicenda ma nella parte centrale del film è messo totalmente in secondo piano!

Almodovar ha fatto di meglio (non solo in generale ma anche nei suoi pochi noir).