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LEGAMI! regia di Pedro Almodovar

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Terry Malloy     9½ / 10  15/09/2013 19:27:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho già detto molte cose sul primo cinema di Almodovar. "Legami!" è di sicuro il punto d'arrivo. I film seriori infatti saranno insicuri e maldestri in confronto. Ma il 1990 è una data topica per il grande regista spagnolo. Il muro sta per cadere, una svolta epocale, sentita probabilmente nelle sfere dell'inconscio artistico di questo particolare cantore della cultura spagnola e soprattutto delle passioni umane. Ed ecco come l'ossessione della fragilità dei rapporti interpersonali (un tema che Jameson e altri critici hanno identificato come un carattere strutturale della condizione postmoderna) si trasforma come araba fenice in qualcosa di dolce e profondamente kitsch. La scena finale è un capolavoro di iconoclastia storicistica: la macrocitazione a Hitchcock e a "Vertigo", la trasformazione della donna, la musica, i costumi, la fotografia hanno un che di osmotico tra cinema e televisione, non è più cinema classico, anche se l'omaggio a quella passata estetica è pervasivo. Questi nuovi personaggi popolari sanno di DeLillo, di soap-opera, di cultura pop (condita di spagnolismo), non importa più la fragilità dei rapporti, quanto il racconto rinnovato di una storia a lieto fine, conquistata grazie alla leggerezza di una condizione socio-politica che ci obbliga allo stemperamento. Quando si farà storia del cinema su Almodovar, si parlerà di questo, si storicizzerà la commedia, come si è fatto per tutti. Nella commedia passa tantissimo l'umore politico del tempo, e sebbene ci si dimentichi in fretta di tutta la storia, in Almodovar è la storia stessa che si fa personaggio, un essere che non conosciamo davvero, ma che amiamo.