williamdollace 9½ / 10 14/03/2009 08:53:47 » Rispondi Eastwood si mette in mezzo, in veranda, ci mette faccia vita e morte, ci presta gli attrezzi, ci indica il lavoro con il dito, ci prende per mano scende le scale e ci consegna il suo testamento cinematografico, il suo ennesimo capolavoro che è un Elogio funebre e in realtà un Elogio alla Vita e agli elementi incontestabili che la compongono e che ne reggono necessità e bellezza: responsabilità, bene supremo, estremi rimedi, senso di colpa, laica moralità.
C’è il padre, ci sono i figli biologici e poi ci sono i figli veri, quelli rimasti soli negli angoli in disparte e senza guida, ci siamo noi, i suoi spettatori, e quello che ci circonda tutti fra la solitudine e le nostre paure, piccoli grandi esseri umani. Registi, alzatevi dalla sedia con calma e serenità, c’è molto da imparare da questa macchina affidabile, silenziosa, luccicante, senza orpelli, magica, perfetta: Gran Torino
Enzo001 23/03/2009 19:16:03 » Rispondi Hey, ma io lo so chi sei tu. shineonthepiper, giusto? Ti ho riconosciuto subbito: le tue recensioni son bellissime.
Enzo001 31/03/2009 20:26:48 » Rispondi E be', avevo notato che erano stati cancellati i tuoi commenti...
Max78 01/04/2009 21:48:38 » Rispondi Cazz.arola ecco chi sei, i tuoi commenti mi piacevanoun sacco era un peccato averti perso. Continua a scrivere plz!
Jellybelly 17/03/2009 19:40:21 » Rispondi Ehy, ma io ti conosco sotto altre spoglie...Cambia l'involucro ma rimane la stessa, intensa, perizia linguistica e capacità di analisi. Bravissimo!