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GRAN TORINO regia di Clint Eastwood

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Wyrael     7½ / 10  01/04/2009 18:14:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dissocio completamente da chi sostiene che il tema di fondo sia quello del razzismo, ma anzi, sembra proprio essere invece quello di uguaglianza tra popoli e culture. Mi chiedo, ma che film avete visto? I razzisti dove sono? Se il protagonista fosse stato razzista dubito potesse avere come amico un barbiere italiano e cominciare a stringere rapporti con dei cinesi...
Quello che si tiene a sottolineare è l'aspetto bigotto del personaggio, che va a legarsi incredibilmente alla tradizionalità delle popolazioni, come quella cinese.
L'incontro ed infine l'unione di due culture apparentemente differenti ma che in realtà sono accomunate dalle stesse regole di rispetto ed educazione.
Vengono inoltre rappresentati i cinesi americanizzati (i bulli) che assorbono la materialità e le negatività del popolo USA, mentre altri riescono comunque ad integrarsi pur preservando le proprie tradizioni.
La "Gran Torino" altro non è che il simbolo di un'America superficiale nata e costruita sull'incontro tra nazioni conquistate e sconfitte con il sangue. Una "macchina" esteticamente affascinante, che può essere guidata da chiunque, ma che può raggiungere le sue massime potenzialità solo da pochi, soprattutto da coloro che non penseremmo mai potrebbero esserne in grado...
Un film che ti sputa in faccia la realtà, un'esperienza qualsiasi, una di tutti i giorni, che non deve far riflettere, ma solamente colpire al cuore chi non può comprendere, vuoi dall'ignoranza o da qualsiasi altra cosa...
Dexter '86  01/04/2009 18:58:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo. Non credo che Kowalski si possa definire razzista, considerando che lui stesso non è americano ma polacco. La definizione migliore mi sembra "tradizionalista" in quanto la cosa che più lo disturba sembra essere il cambiamento a cui è andato incontro il quartiere in cui ha sempre vissuto.
xanter  01/04/2009 19:40:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me il razzismo del protagonista è soprattutto contro i nuovi immigrati negli Usa, cioè asiatici ed ispanici in primis, non a caso lui è un reduce della guerra in Corea e per questo odia tutto ciò che è asiatico (nonostante i suoi vicini non siano proprio coreani);
i polacchi, gli italiani e gli irlandesi fanno parte, oltre che alla stessa razza, degli immigrati di un tempo ormai integrati ed americani a tutti gli effetti, tra loro infatti solo sfottò basati sui soliti stereotipi.
Poi non c'è dubbio che il film sia molto americano, il che comprende tutta quella serie di luoghi comuni made in usa, compresi i neri sempre e comunque delinquenti.