kowalsky 6½ / 10 20/05/2009 18:40:09 » Rispondi Un film davvero curioso: tanto fuori dalla norma da essere (o sembrare) costruito proprio a tavolino: dalla prima all'ultima sequenza è come se il regista si compiacesse della sua presunta eccentricità. In bilico tra grottesco, commedia, melò classico e persino musical, "Riunione di famiglia" vorrebbe erudirci su come trattare temi da mal de vivre con sobrietà (beh insomma) e leggerezza, anche se finisce per incanalarsi nell'autoparodia. Però non è davvero male, dopotutto: la regia che sembra percorrere i lidi nordici di Von Trier o le licenze naivete del Polansky piu' sconosciuto (omaggio indiretto al suo "Che?" e Schmidt assomiglia per davvero a P.), alcune battute sono azzeccate (propongo "Ti amo anch'io ma non devi andare a letto con i miei genitori, nemmeno con mia madre"), e la lunga sequenza della cena di gala, in un mantra di confessioni private e reciproche, è a dir poco esilarante. E come trattenere le risate davanti allo scalcinato e nevrotico chef dell'albergo? In realtà è un cinema che invade in tutta la sua "medietà" perchè c'è la capacità di guarnire di ingredienti sopraffini una comune pietanza di ... clichè. E allora diciamo che il regista è un'abile cuoco, soprattutto, magari si fuma dell'erba o per gradire il menu di "riunione di famiglia" è lecito chiedere agli spettatori di farne (buon) uso, altrettanto...