tylerdurden73 6 / 10 18/06/2009 11:51:31 » Rispondi Da un’opera teatrale di Cristina Comencini un film non totalmente riuscito ad opera di Enzo Monteleone.Diviso in due parti, di cui una ambientata negli anni ’60 ed un’altra circa trent’anni dopo,narra nel primo segmento di quattro donne che ogni giovedì usano ritrovarsi per giocare a carte,e nel secondo delle loro figlie,divenute amiche e riunitesi per rendere più sopportabile il dolore di una di queste colpita da grave lutto. Tutto basato su una fitta serie di dialoghi “Due partite” non sempre riesce a mantenere alto l’interesse,spesso scadendo in situazioni eccessivamente nevrotiche o poco coinvolgenti.Indubbiamente non mancano spunti notevoli e riflessioni per nulla accessorie,l’opera però,presa nel suo insieme,funziona eccessivamente a singhiozzo.Monteleone danza tra commedia e dramma,senza mai apparire ispirato nella fusione degli argomenti.Fondamentalmente si dibatte di donne infelici,imprigionate in vite che non le soddisfano,problemi che con il passare degli anni non si alleviano ma, pur mutando ed evolvendo, rimangono ben radicati all’interno di esistenze complesse in cui la figura maschile gioca un ruolo negativo di rilievo.”Due partite” non è però un film femminista ,anche le protagoniste infatti ne escono come individui instabili,fragili ed insicuri per una visione d’insieme quindi per nulla confortante,di un’umanità che avanza rimuginando e combattendo le varie problematiche con ostinazione, ma senza avere la possibilità (o la voglia) di reagire.Brave le interpreti.