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TONY MANERO regia di Pablo Larraín

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  20/08/2009 22:09:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandi promesse non completamente mantenute: era sicuramente uno dei titoli che più ambivo vedere della passata stagione, eppure non posso nascondere una certa insoddisfazione, la sensazione di qualcosa di incompiuto... se l'intenzione del regista era di esaltare il contrasto tra l'anonimia drammatica della società cilena vs. Pinochet e il glamour superficiale della disco-music di T. Manero (quello vero) e dei nightclubbing made in Usa, bisogna ammettere che non tutto è focalizzato al punto giusto.
Certo, resta la mise in scene di un personaggio bizzarro e grottesco con sfaccettature morali (ehm) degne del De Niro di "Mean streets" e/o "Taxi driver", ma troppo sfaccettato ed "esibito" per trasgredire davvero (v. anche l'imperdonabile inserimento di sequenze soft-porno accuratamente tagliate).
E la prima parte è talmente inesorabile che ci si stanca presto anche del personaggio, salvo ricredersi quando l'opera diventa allegoria del nonsense, alla mercè di uno spettacolo trash di sogni e speranze coltivate invano (un pò l'equivalente della Corrida della tv. nostrana).
Con una frase illuminante come "oggi la vita ci dà una possibilità", ma all'ombra di una forte matrice politica, al servizio della dittatura.
E questo è sufficiente per plaudire un film DIVERSO, insolito e originale quanto basta, ma incapace di sfruttare le sue potenzialità fino in fondo