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LASCIAMI ENTRARE - LET THE RIGHT ONE IN regia di Tomas Alfredson

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76     8 / 10  18/01/2009 12:26:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un bellissimo film. Parte lentamente e cresce con una precisione e raffinatezza che davvero è difficile trovare nel cinema di oggigiorno. Dovevano pensarci gli svedesi a rispolverare il secolare tema del vampirismo, riuscendo a trovare ancora qualcosa di originale e di interessante da raccontare.

ll film si mantiene sempre in equilibrio senza scadere mai nel banale e senza indugiare mai nelle facili scelte (il personaggio della bambina e delle sue azioni vampiresche è dosato con precisione e il regista non si lascia mai andare, regalandoci solo brevi performance a volte insaspettate). A tal proposito la sequenza finale nella piscina (dove non ci viene mostrato cosa accade fuori dall'acqua) è da antologia del cinema.

Mezzo voto in meno l'ho sottratto dopo aver scoperto che

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER cosa che da chi non ha letto il libro non può assolutamente essere colta.

Se l'intento del regista era di lasciarlo intendere ha fallito, se invece ha voluto mettere qualche indizio in tal senso, essi non sono sufficienti e sembrano una sorta di volontà di rispettare il romanzo senza però voler affrontare chiaramente l'argomento.
Ho freddo  18/01/2009 20:42:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La condizione di Ely è stata esplicitata una volta in maniera ambigua ( "Oscar se io non fossi una ragazza ma un ragazzo ti piacerei lo stesso ?" dice Ely durante il primo l'abbraccio ) la seconda mostrandolo visivamente attraverso un'inquadratura veloce nell'intimita' bassa di Ely (si vedono chiaramente le tracce dell'evirazione, l'assenza del suo sesso riproduttivo e la sola ferita chiusa) mentre si sta' cambiando i vestiti, osservata attraverso un angolatura della porta aperta da Oscar, che chiaramente da quel momento comprende che Ely non è femmina, ma questo non ne muta i sentimenti per lei/lui. Non ne viene data una spiegazione in quanto non è necessaria alla funzionalita' dell'opera, vengono solo lasciati degli indizi che stimolano il fascino interpretativo del film da parte dello spettatore.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  19/01/2009 11:13:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente non è solo in quelle due scene che viene fatto intendere la cosa. Peccato che chi non sappia, non avendo letto il libro, che la bambina è un bambino evirato non può assolutamente comprendere questa cosa. I vari indizi possono essere interpretati solo dopo aver saputo. Non c'è nessun motivo per cui uno debba immaginare una cosa simile durante il film. La stessa inquadratura della vulva non è suffciente a trarre queste conclusioni (se tu hai visto chiaramente tutte queste cose in un'inquadraura di mezzo secondo, amico mio, o hai letto il libro o sei un esperto di evirazioni).

Non è una questione di dare una spiegazione. E' una questione che il particolare non è certo di rilevanza secondaria, ma nel film non si capisce.
homer83  19/01/2009 02:33:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma cosa dici,invece era d'obbligo spiegarlo,uno può pensare che essendo un vampiro non aveva sesso,quindi era doveroso dirlo.in più ma dai un vampiro praticamente trans,ma dai,senza offese per i trans
ferro84  02/02/2009 11:13:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No ma infatti io non l'avevo assolutamente capito!!

Sono sconvolto :)
Cioè ho anche rivisto due volte la scena della "vagina" e francamente non ho collegato mi sembrava che avesse una strana vulva, d'altronde non era l'unica cosa strana che aveva.

E per quale ragione era evirata???
Francamente questa scelta non mi piace per niente è gratuita e morbosa e buttata li senza un minimo di spiegazione è un delitto per un film che fino al tuo commento consideravo molto delicato
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  02/02/2009 11:30:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La cosa l'ho sollevata io, che ho letto il libro...
Sapete cosa, però: in effetti libro e film vanno considerati due cose distinte. Nell'ottica del libro la cosa è funzionale e dettagliata in diversi capitoli; nel film invece è assolutamente incomprensibile (si tratta di una manciata di fotogrammi, che sarebbero potuti saltare senza che la storia ne risentisse), a meno che il regista non abbia voluto semplicemente buttare là quell'immagine per lasciare allo spettatore l'inquietudine di interpretare la cosa a modo suo.
Stesso discorso, in fondo, per la figura del vecchiaccio, il "padre":

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Insomma, io più ripenso a questo film più mi convinco che si tratta veramente di un bel prodotto, denso di un'originalità fuori dal comune nel trattare un tema trito e ritrito, pur con evidenti pecche in fase di sceneggiatura.