caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'OSPITE INATTESO regia di Tom McCarthy

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  05/03/2009 11:12:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un apatico professore universitario,una giovane coppia di clandestini,la madre di uno di questi,una New York plumbea e un America che dopo il trauma dell’11 Settembre non è più il paese pronto ad accogliere a braccia aperte chiunque abbia voglia di rimboccarsi le maniche.Sono questi gli ingredienti della nuova pellicola diretta da Tom McCarthy.
Dopo l’ottimo “Station Agent”,un altro bel film basato su un delicato intreccio di rapporti umani che parte da un avvenimento solo in apparenza poco plausibile,ma che risulta essere un espediente narrativo per approntare un paragone tra le istituzioni americane,diffidenti e per nulla propense alla comprensione, e la gente comune,in questo caso rappresentata da un bravo Richard Jenkins,vero uomo della porta accanto che accoglie senza pregiudizi due clandestini nel suo appartamento.
Il regista sottolinea come la diffidenza verso il prossimo sia diventata normalità e che le leggi create per l’occasione siano spesso applicate in maniera generica e soprattutto terribile per coloro i quali che pur non essendosi mai macchiati di un reato, e dopo magari aver sgobbato tutta la vita, rischiano comunque di perdere tutto,affetti compresi.
L’amara parabola non scade in facili pietismi,evita un pericoloso scivolone zuccheroso nel finale e rimane fedele ad una linea disillusa e molto amara.
Un film semplice che con estremo garbo riesce a comunicare molto.