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LE CHIAVI DI CASA regia di Gianni Amelio

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isabel     10 / 10  22/09/2004 11:26:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
premetto che non sono una grande fan di amelio. eppure questo film mi ha entusiasmata e, al tempo, mi ha portata a discuterne animatamente con un'amica (cosa già di per sè positiva, ritengo)

innanzitutto penso che non abbia vinto premi essendo privo di pietismo.
pietismo e debolezza sono cose diverse e, a mio parere, le chiavi di casa è un inno alla debolezza dell'essere umano

l'unico veramente forte è andrea rossi. la sua forza deriva dall'essere cosciente del suo handicap e responsabile. la forza deriva dal saper chiedere aiuto, dall'ammettere di non poter essere autosufficiente. questo, tra l'altro, lo porta ad aiutare gli altri, i deboli.

emblematico a riguardo è il finale: quando andrea rossi decide di scendere dalla macchina per andare a far forza al padre, ha già cambiato idea: non vuole più vivere da solo ma col padre. è uno dei lieti fini, questo, più discreti che mi sia mai capitato di vedere al cinema

quando andrea rossi gli dice *non piangere*, kim rossi stuart prende coscienza che quel suo pianto non è un'arresa ma piuttosto un'ammissione: non sarà così facile prendersi cura di mio figlio ma, se accetto le mie debolezze e gli chiedo aiuto, penso di potercela fare

charlotte rampling, che all'inizio pare più forte di kim rossi stuart, si rivela ancora più debole ammettendo di desiderare la morte di sua figlia. la rampling ha imparato a capire il linguaggio della figlia e ne desidera la morte perchè la vede disperata. il punto è che la ragazza non le ha mai chiesto di morire

mi è piaciuta anche la nemmeno troppo velata denuncia alla classe medica. inizialmente parteggiavo per la dottoressa *ein zwei drei rauss sitz* ma alla fine ho concluso che non era tanto importante che andrea rossi camminasse in modo migliore. importante era solo che avesse una vita il più possibile felice, fuori da quell'ospedale
Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  28/09/2004 21:03:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti,. Hai colto in pieno il senso del film. Nico
isabel  03/10/2004 22:14:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie nico, mi fa troppo piacere
perchè spesso mi succede di non capire. ma questa volta l'ho sentito proprio mio e ho avuto bisogno di confrontarmi un po' di più
andreapau  23/09/2004 20:07:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo pienamente su alcuni punti.anche a mio avviso la pellicola è un inno alla debolezza..ma andrea rosi forse ha la forza dell'incoscienza.e non chiede aiuto,almeno non ricordo lo abbia fatto.concordo anche sul lieto fine discreto e sulla presa di coscienza della propria debolezza senza la resa agli eventi.la rampling è la voce della verità..sono convinto che la morte della figlia potesse significare il ritorno ad una dimensione personale smarrita per amore materno.è cinico dirlo ma forse è verosimile.la denuncia della classe medica mi è sembrata strumentale:il tedesco come lingua degli ordini indiscutibili,la fonetica dura e imperativa,il suono che il cane addestrato percepisce ed esegue...la voce dei campi di concentramento;forse un po'troppo.infine,l'autonomia di un handiccapato credo passi anche per una camminata meno faticosa.è importante e gratificante camminare in modo migliore per essere piu'sereno fuori dall'ospedale,lontano da aiuti professionali
isabel  23/09/2004 20:51:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
> non chiede aiuto,almeno non ricordo lo abbia fatto

intendo nelle piccole cose, per esempio chiede aiuto per salire sull'autobus. lo fa per necessità, certo, ma mette al primo posto la sua indipendenza (almeno quella del momento), proprio come quando pretende le chiavi di casa. però la sua non può essere un'indipendenza senza aiuto da parte degli altri
(mi sa che mi sono spiegata malissimo, scusa, sono in piena digestione)

> sono convinto che la morte della figlia potesse significare il ritorno
> ad una dimensione personale smarrita per amore materno

è vero! a questa cosa non avevo proprio pensato

> l'autonomia di un handiccapato credo passi anche per una
> camminata meno faticosa

anche questo è molto vero. però ognuno di noi può scegliere qual è il prezzo più alto che è disposto a pagare per arrivare a quella *camminata*

andreapau  24/09/2004 11:22:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è bello quando ci si scambia le idee così,non trovi isabel?
isabel  03/10/2004 22:13:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
davvero bello, sì. tra l'altro ho diffuso a più non posso la tua idea sulla rampling!
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/11/2004 14:07:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
secondo me hai visto un'altro film sarà che davanti all'affettività morbosa e mammona dell'italiano medio preferisco i medici che mirano a curare senza troppe smancerie, o che in fatto di utenza siamo arretrati come non mai ma io non ci ho visto affatto una critica al sistema sanitario tedesco, semmai la dimostrazione che l'italia pensa di risolvere tutto con un'abbraccio, retorica del belpaese che accudisce i suoi figli sfortunati mah
isabel  23/11/2004 13:09:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non ho detto tedesco perchè non penso che in italia funzioni diversamente.
non ho detto che amo le smancerie perchè in campo medico le ritengo per il 90% inutili.