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LE CHIAVI DI CASA regia di Gianni Amelio

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Invia una mail all'autore del commento lunapapa69     8 / 10  28/09/2004 11:24:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"il problema di certi bambini non è la loro malattia ma i loro genitori". Questa frase probunciata da Chalotte Rampling rappresenta l'essenza di un film che ha come suo nucleo vitale, non tanto le condizoni dei portatori di handicap, quanto il difficle rapporto che si pone tra un padre e un filgio. Su ciò Amelio ci invita a riflettere evitando (cosa non facile) di scivolare su un piano retorico, a cui il tema facilmente poteva condurre: il film commuove senza mai suscitare sentimenti di pietà. E Amelio ci riesce attraverso un'accurata sottolineatura della psicologia dei personaggi, scavando in profondità e inducendo lo spettatore non tanto a compatire chi è portatore di handicap ma a soffermarsi sulla natura dei rapporti umani che, nel caso specifico, sono davvero vitali per chi è affetto da handicap e che possono restituire piena dignità a chi è diverso. Il titolo, a tal proposito, è straordinatio: le chiavi di casa, sono le chiavi di accesso ad uno spazio sotratto brutalmente, uno spazio in cui poter ritrovare affetto, vicinanza e tutto ciò che consente di trascorrere un'esistenza non ai margini ma al centro dell'attenzione del mondo adulto. Nico