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LE CHIAVI DI CASA regia di Gianni Amelio

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MISTER NO     1 / 10  04/02/2005 11:45:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film dimostra la definitiva scollatura tra il cinema italiano e la realtà. Scollatura che possiamo far partire dai primi anni '80, da Nanni Moretti in poi, per essere precisi. Qualcuno è stato sorpreso che non sia entrato nella cinquina degli oscar? Ho fatto fatica a non addormentami io, mi immagino i giurati dell'academy... Mi sembra molto presuntuoso questo film di Amelio, più presuntuoso ancora de "il ladro di bambini", dove almeno c'era ancora una parvenza di sceneggiatura. Qui, con la scusa dei buoni sentimenti e del "vogliamoci bene" , tanto cari ad Amelio, si passa sopra a tutto: storia inesistente, regia sciatta, recitazione approssimativa. Un'opera davvero imbarazzante. Mi viene in mente quello che è stato capace di fare, trattando temi analoghi, un regista come Werner Herzog. Ma tra Herzog e Amelio c'è sicuramente una grande differenza di sensibilità e di cultura, oltre che una visione del cinema totalmente diversa. Preoccupante è il fatto che questi siano i film che adesso rappresentano il cinema italiano nel mondo, che dopo esserci fatti conoscere per la grandezza dei vari Fellini, Visconti, Leone, Bertolucci siamo potuti arrivare a farci rappresentare da Moretti e Amelio.