caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LE CHIAVI DI CASA regia di Gianni Amelio

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
francuccio     10 / 10  04/11/2006 01:18:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un film semplicemente notevole. Quello che ho colto è la volontà di far identificare lo spettatore con il protagonista Gianni. Gianni crede che dopo 15 anni l'avvicinamento col figlio tetraplegico che lui stesso si era rifiutato di vedere dalla nascita presupponga un rapporto unilaterale, in cui lui dovrà non senza problemi approcciarsi alla diversità del figlio. Il suo pianto è il punto più alto e significativo e il vero punto focale del film, in cui il protagonista capisce che i confini tra normalità e diversità non sono cosi marcati. suo figlio dimostrerà tulla la sua umanità e normalità al punto da sconvolgere lo stesso Gianni, che si sente improvvisamente più anormale e inumano nello scoprire il vero Paolo e tutta la sua nobiltà e sensibilità interiore.
è triste ma la mentalità di oggi è di considerare la diversità innanzitutto dal punto di vista fisico ed esteriore. siamo estetici e tutto ciò che non è comforme a questa norma è da considerare diverso. è la mera realtà purtroppo. Ma cos'è in fondo la normalità ammesso che esista.
In definitiva belli e profondi sia il libro di pontiggia che il film di amelio ( straordinario alla regia, semplice ed essenziale ).
A quanto pare film comprensibile a pochi e per pochi.