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CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT? regia di Robert Zemeckis

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hghgg     9 / 10  10/12/2017 22:50:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pietra miliare della mia infanzia e capolavoro di Robert Zemeckis, mai più tornato su questi livelli (corri, corri, Forrest, corri...) successivamente.

Il film sublima l'idea già utilizzata in passato (ad esempio in "Fantasia" o in "Mary Poppins") di unire la tecnica del disegno animato con il live-action, questa volta in maniera decisamente più completa, definita e matura. Il risultato è strepitoso i due mondi duettano e comunicano tra loro con una spontaneità ed una scorrevolezza da applausi e Zemeckis mette in scena un film dal ritmo narrativo inarrestabile, per altro incapace di subire il men che minimo invecchiamento.

Un applauso all'eccezionale interpretazione di Bob Hoskins alla miglior prova della sua carriera nei panni di un personaggio che lui ha consegnato all'immortalità (e viceversa). E se lo merita, Bob, questo spicchio di immortalità almeno artistica perché il suo Eddie Valiant, detective privato alcolizzato e abbattuto dalla vita, amaro e disilluso che si trova, suo malgrado e di nuovo, coinvolto nel mondo dei personaggi dei cartoni, ad affrontare i drammi del suo passato e un coniglio fuori di testa, è semplicemente un personaggio indimenticabile, che resterà per sempre.

Grazie a Hoskins, che dona tante sfaccettature al suo personaggio, dal burbero al drammatico passando per il comico che improvvisa gag e sketch straordinariamente esilaranti assieme al suo compagnone animato, e pure da solo.
E nemmeno dovrei citare la scena del drink ("Lo vuoi" "Non lo voglio" "Non lo vuoi" "LO VOGLIO!" ecc. Sequenza semplicemente leggendaria, iconica, bellissima) e quella del balletto cantato nello scontro finale, in fatto di scene comiche di Valiant. Valgono tantissimo anche tutte le situazioni comico-ironiche in cui ovviamente si trova invischiato, certo, inutile star qui a citarle una per una.

Il bello di "Chi ha incastrato Roger Rabbit ?" è che in realtà praticamente tutti i personaggi sono memorabili, talmente ben caratterizzati e realizzati da diventare in certi casi vere e proprie icone. La lista la guida in questo senso Jessica Rabbit quella che "Non è cattiva è che la disegnano così" un personaggio che va oltre la bellezza delle forme da donna fatale, un personaggio straordinario, dal carisma enorme, dall'incalcolabile presenza scenica, sfaccettato, umano, e si vabè, pure sexy. La più pericolosa delle donne fatali che tuttavia nasconde ben maggiore sensibilità di quanto non sembri "da come la disegnano" povera Jessica.

E Roger, innamorato, sfortunato, pasticcione, irresistibile uragano Roger. Be lui è il volto di copertina, il grande protagonista, direi che se lo è meritato pienamente.

E poi lui, l'antagonista. Il Giudice Morton. Il terrificante, spietato Giudice Morton, che vuole sterminare tutti i cartoni animati... L'incubo vero, odiato, temuto da un bel po' di bambini dell'epoca (e oltre, probabilmente, io nell'oltre mi ci metto di sicuro).
Interpretato da un gigantesco Christopher Lloyd, fedelissimo di Zemeckis, già indimenticabile protagonista della saga (all'epoca solo il primo film in realtà) di "Ritorno al futuro" qui mette in scena un altro personaggio iconico e rimasto impresso nella memoria, di nuovo in un lavoro di Zemeckis.

Per quanto mi riguarda Lloyd nei panni di Morton è il Lloyd per eccellenza, per quanto lui di interpretazioni iconiche ne ha sempre saputo a vagonate fin dall'inizio della carriera (finale di "Qualcuno volò sul nido del cuculo" docet).

Per l'occasione Lloyd si sdoppia, pure in versione cartone animato qui (con quella... sua... VOCETTAAA! Madò, gli incubi di infanzia...). Un personaggio colossale. Lo scontro finale, la sequenza della salamoia, l'ammazza la vecchia... Tutte scene scritte e realizzate chiaramente con grande ispirazione da parte di tutti, grande armonia e tante idee riuscite.

Ma tutti i personaggi anche nel loro piccolo dicono qualcosa sia quelli animati (il taxi, le faine, i proiettili scemi, tutti bellissimi, i camei di Betty Boop, Dumbo, l'Ippopotama Giacinta) che quelli interpretati da veri attori, tra i quali troviamo Joanna Cassidy nei panni di Dolores (si, la Cassidy fu anche Zhora, la replicante col serpente, in "Blade Runner" la prima dei quattro fatta fuori da Deckard).

Jeffrey Price e Peter Seaman, autori della sceneggiatura, uniscono in maniera brillante un indagine dai toni noir e melancolici col mondo di Cartoonia e ne vien fuori un'atmosfera unica, irripetibile. E soprattutto è un film che regala risate, tante risate, tante gag, tante battute e dialoghi davvero memorabili. Vinse, tra gli altri, un premio oscar al miglior montaggio be, scontato a dir poco, il lavoro fatto è di una cura e di una qualità indiscutibile. Ritmo indiavolato cavalcato dalla regia di Zemeckis e flusso di gag e situazioni assolutamente senza pausa ne senza cali di qualità e ispirazioni. Scritto alla grande e realizzato anche meglio, tutta la parte dello scontro finale tra Valiant e Morton con Roger e Jessica a rischio salamoia è da applausi, tra risate e tensione (Morton, Morton, Morton), se non altro per il ritmo serrato che tiene con il fiato sospeso. E io sul lieto fine tra gnoccona e coniglio ho pure esultato, ecco.

Ne parlerei per righe e righe e righe ma in fondo diventerei ancora più ripetitivo. "Chi ha incastrato Roger Rabbit ?" è un film geniale, il miglior lascito di Zemeckis alla storia del cinema. Indimenticabile.

"Una risata può essere molto potente. A volte nella vita è l'unica arma che ci rimane" Roger Rabbit.