quaker 10 / 10 16/12/2006 00:01:41 » Rispondi Film praticamente perfetto. L'inventore di tutto il genere giallo è E. A. Poe e la sua "lettera trafugata". Ma sir A. Hitchcock rimane, nel cinema, un maestro difficilmente superabile, e soprattutto una miniera di idee, che ha portato a perfezione la tecnica della suspense, sfruttando appieno caratteristiche che solo il cinema può avere. Il regista è un genio del dettaglio: ad esempio il caldo, l'afa di New York, con il termometro a quasi 95 gradi F. che costringe a tenere le finestre aperte: e che le finestre debbano rimanere sempre aperte è fondamentale nell'economia del film. I contributi che ciascuno dei personaggi dà per indirizzare verso una certa soluzione l'apparente e assai dubbio "giallo" o per tenere lo spettatore nel dubbio. Tutti gli elementi di contorno, come la storia d'amore, perfettamente funzionali al nocciolo giallo del film, come la gamba rotta per un uomo d'azione, senza cui egli non potrebbe passare tanto tempo ad osservare (e sono ormai sei settimane che lo fa, apprendiamo casualmente all'inizio del film, nella telefonata al direttore) come la sua stessa professione di fotografo, utile dapprima e poi provvidenziale. E' vero che si potrebbe continuare per ore a parlare di questo film.
Prendete poi il cane: serve per dare un tocco di ambiente condominiale, familiare; viene spedito su e giù dagli occupanti della soffitta (un po' rozzi, visto che per il caldo dormono fuori, con il materasso nel terrazzino). Ma poi anche il cane (che vediamo andare a scavare nella aiuola all'inizio del film) si rivela una tessera importante fra le tante del puzzle... . La sua uccisione fa "riaprire le indagini" al fotografo. E l'assassino sempre in ombra, che ha un solo primo piano nel finale (è Raimond Burr, il Perry Mason e poi Irosnside televisivo) , ma di cui, fino ad allora, intravediamo a mala pena la faccia.