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LA FINESTRA SUL CORTILE regia di Alfred Hitchcock

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axel90     8 / 10  15/07/2010 21:16:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il brivido e la sensazione di dover sempre danzare sul filo di lana. Hitchcock a suo modo puntava su questo: un'intrattenimento onesto, devoto al grande pubblico in cui l'eccesso e la suspense nasce dall'irreversibile desiderio dell'uomo di essere sedotto dalle sue manie voyeuristiche più recondite. L'appagamento e la soddisfazione di sapere il nostro vicino un omicida ma continuare imperterriti in una visione ossessiva e spregiudicata.
Hitchcock conosceva ciò che il pubblico amava: uno spettacolo che, per quanto finto, dovesse intrattenere nel modo più giusto. E dopo mezzo secolo è ancora lampante il brivido lungo la schiena di vedere oltre la finestra o sentire i scalpiccii
delle scale tremare sotto il peso di Lars Thorwald che cerca di uccidere ancora.
Sempre affascinante sia nelle scrittura e nella regia claustrofobica, Hitchcock secondo me, pecca solamente nella prima parte un po stiracchiata e poco convincente. Si rifà pienamente più tardi.