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MARNIE regia di Alfred Hitchcock

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elio91     7½ / 10  06/08/2010 00:38:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Costellato di problemi fuori e dentro il set,Marnie è il ritorno ad un film "normale" di Hitchcock dopo una serie eccellente di capolavori.
Rielaborando la psicanalisi di Notorius e l'amore feticista di Vertigo,però,il risultato è inferiore se confrontato a questi altri due lavori del regista inglese. Ciononostante Marnie si può considerare a cavallo tra i minori e i più riusciti di Hitch per vari fattori: una trama elegante,regia che riesce ad intrigare fino (e specialmente) alla fine,attori in parte. Manca però la tensione e la voglia di sperimentare nuove strade che avevano reso così particolari le opere precedenti del regista.
Inoltre sembra che lo stesso Hitchcock a un certo punto delle riprese si sia letteralmente stufato di questo suo progetto e lo abbia portato avanti quasi controvoglia. Si nota in effetti una certa approssimazione negli effetti speciali,bruttini e poco riusciti anche per l'epoca,e in un perfezionista tale come il maestro inglese è una cosa che raramente in precedenza si era potuta riscontrare.
Sean Connery sembra fare troppo il Bond,personaggio per cui era già conosciuto al grande pubblico,ma se la cava. Trippi Hedren è bravissima, invece,pur con tutti i problemi che un Hitchcock possessivo gli diede sul set.
A risollevarlo dall'anonimato (ovvero a non farlo finire tra i minori del regista) ci pensa il finale cattivo ed esplicativo.

Marnie riesce ad essere un buonissimo prodotto ma anche un appannamento se confrontato con la produzione precedente. Non è riuscito questa volta ad Hitch di rappresentare un amore feticista come quello che la Novak e Stewart impressero ai loro personaggi,ma il ritratto femminile principale è davvero ben delineato e a grandi linee la trama riesce a colpire.