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MARNIE regia di Alfred Hitchcock

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Goldust     10 / 10  27/08/2012 18:59:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non posso che essere d'accordo con la definizione del grande Francois Truffaut, il quale riteneva Marnie il "capolavoro malato" di Hitchcock, ovvero quel genere di film per molti versi imperfetto che nella sua imperfezione diventava qualcosa di unico ed inarrivabile, un cult insomma.
Niente di più vero: Marnie non ha nulla da invidiare alle più blasonate opere hitchcockiane, anzi potenzia alcune tematiche a lui tanto care; e se il rapporto che lega i protagonisti ricorda per morbosità ed inquietudine quello di Scottie e Madeleine ne "La donna che visse due volte", la definizione del personaggio di Marnie è ricco di sfaccettature e quasi inarrivabile per profondità analitica e psicologica.
Un film maturo, sottovalutato, in alcuni passaggi probabilmente sgradevole ma che è da considerarsi l'ultima vera perla di un regista incredibile ( pur non dimenticando l'ottimo Frenzy, di qualche anno più tradi ) che ci regala una storia d'amore tormentato come se ne vedono poche, oltre ad una tra le migliori composizioni musicali del fidato Bernard Herrman.
Inimitabili le scene dei furti per eleganza registica, intuito narrativo, geniale contrapposizione tra silenzi e musica; attori in stato di grazia e di una bellezza sfolgorante. Da vedere, assolutamente.