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ROMEO + JULIET regia di Baz Luhrmann

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valerio1989     6½ / 10  22/10/2008 17:01:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prendere una delle opere teatrali più famose e amate della storia, stravolgerla e adattarla ai giorni nostri è una delle idee più pazze e, allo stesso tempo, innovative di Baz Luhrmann. Ma qual’è il risultato? L’idea è stata molto rischiosa e i giudizi contrastanti. Andiamo per ordine… (e scusatemi se faccio qualche confronto ma è inevitabile). Vidi Moulin Rouge per la prima volta due anni fà e ne rimasi fortemente colpito, anche se non riuscivo a dare un giudizio al film per la sua “doppia natura”. Poi, rivedendolo più volte, ho capito cos’era a lasciarmi dubbioso e ho notato la netta differenza che Luhrmann aveva creato tra la storia drammatica e la sottotrama “leggera” presente nel film. Molti ritengono che la bellezza della pellicola stia proprio in questo. Io penso che se il film si fosse incentrato esclusivamente sulla parte drammatica, ne sarebbe risultato un vero e proprio capolavoro perchè Luhrmann in quel campo è uno che ci sa fare. Vi starete domandando perchè vi stia parlando di questo. Lo faccio perchè guardando Romeo+Giulietta ho notato lo stesso, identico approccio che, se in Moulin Rouge (che in realtà è uscito dopo) poteva andare, quì finisce per rovinare irrimediabilmente il film. Indubbiamente non si può negare che il pregio maggiore di questo film sia il suo essere innovativo, ma la trasposizione di una storia, che era perfettamente contestualizzata nel suo tempo, ai giorni nostri non regge il confronto e l’aggiunta dello stile hawaiano gli infligge il colpo di grazia. Come in Moulin Rouge, se da una parte abbiamo questa storia piuttosto debole, dall’altra ce ne viene presentata una romantica che è meravigliosa. E’ proprio questo che non mi va giù: il fatto che le parti drammatiche siano splendide mi fa pensare a come potrebbe essere il film se fossero queste a dominare. Sicuramente più scontato, ma più coinvolgente. Tralasciando la sceneggiatura; le interpretazioni non sono affatto male e migliorano con lo scorrere del film. Molto bello il loro primo incontro e interessante la metafora dell’acquario; bella e commovente anche la fine. Per concludere, un film indubbiamente innovativo che si farà apprezzare da coloro vogliono qualcosa di nuovo, ma che farebbe rivoltare Shakespeare nella tomba.