caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL CASO DELL'INFEDELE KLARA regia di Roberto Faenza

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
pioss     7 / 10  03/04/2009 22:43:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il romanzo di Viewegh Michal diventa film per merito di Roberto Faenza (I giorni dell'abandono, i Vicerè, per citare gli ultimi). «Guardati dalla gelosia, mio signore, è un mostro dagli occhi verdi che si prende gioco della carne di cui si nutre» recitava l'Otello, ritrova nel contesto cinematografico bisogno d'umana appartenenza. Una commedia dai disinganni e dei desideri insoddisfatti, di allontanamento e ricongiungimento, che si dirama lungo binari fluttuanti fra conscio ed inconscio, tra comprensione ed incomprensione. La gelogia è l'anello congiungente delle vicende dei due protagonisti, un "demone perfetto" reclama Faenza, capace di estendere minimi e massimi del medioconscio. Più di teorizzare la psicoanalisi alla Schnitzler (Doppio sogno) o costruire astrattismi deliranti alla E. Carrère (La Moustache) Faenza si concentra sulla semplice vita di coppia, costringendo lo spettatore ad un esame di coscienza introduttivo: "gelosia è un bene o un male?" dal quale sviluppa una vicenda priva di alienazioni strutturali basata semplicemente sul dubbio morboso, sentimenti latenti, erotismo psicotico. L'epilogo rasenta il raccapricciante, ma è sintomatologico della fragilità umana. stereotipatamente deludente la Chiatti, anonimo Santamaria, strepitoso Iain Glen. Bel film.