IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE regia di Mark Herman

tylerdurden73     7½ / 10  11/05/2009 15:51:45 » Rispondi
Innocenza e solitudine si fondono in questo bel film diretto da Mark Herman.E’ la storia di un’amicizia che nasce per caso tra due bimbi di otto anni.Il primo è figlio di un ufficiale tedesco,comandante di un campo di concentramento,il secondo è ebreo,quindi imprigionato e costretto ai lavoro forzati.
Il rapporto che si sviluppa è ben analizzato,la spontaneità tipica della fanciullezza spinge al sodalizio inattaccabile dal pregiudizio e dall’aberrante politica razziale voluta dal Reich.Solo un pericoloso reticolato divide i due da quello che sarebbe il naturale sfogo al loro incontro,che anziché vivere su giochi ed avventure,trova la sua esternazione in fugaci incontri in cui lo scambio d’informazioni e di cibo nega drammaticamente la vita cui ogni bimbo avrebbe diritto.
Il film pur non proponendo un finale consolatorio non scade in facili pietismi e facendo leva su un’equilibrata narrazione crea una storia per certi versi credibile,atta ad illustrare quanto le decisioni dei genitori influiscano sulle vite dei figli.
L’ingenuità e la totale fiducia nella figura adulta sono i temi che amalgamati all’orrore della guerra,e nello specifico,dell’olocausto,stanno alla base di questa pellicola dalla notevole colonna sonora,girata senza virtuosisimi e con uno stile classico che nulla concede allo spettacolo.Lo sguardo è rivolto sulla figura dei piccoli,ed in particolar modo su quella del ragazzino tedesco,lasciando la sensazione che gli altri personaggi siano ingabbiati in schemi rigidi e dalle sfumature appena accennate,protagonisti di(rare) sequenze a volte troppo semplificate.
Fattori che non abbassano comunque il valore di quest’opera sulla Shoah,magari meno riuscita ed importante di altre,ma tragicamente solida,vista dalla parte di un’umanità senza colpe,travolta dall’orrore di una follia ancor più detestabile perché consapevole.