caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

HIGHLANDER 4: ENDGAME regia di Douglas Aarniokoski

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Testu     3 / 10  30/08/2011 13:15:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma poveri Mcleod!

Seconda rinnegazione del passato per una serie amata e costantemente rovinata da ripensamenti e variazioni senza senso. Stavolta si cancella anche il 3 capitolo, che in qualche modo si rifaceva maggiormente al primo e che con qualche miglioria nella trama, qualche riciclo dall'inizio del secondo film, qualche magia in meno e qualche soldo in più, poteva aspirare ad essere il seguito ideale e definitivo.

In questo caso invece il film vuole passare per fini commerciali il testimone da Lambert ad Adrian Paul, attore che interpreta il nipotastro di Connor Mcleod nella serie tv, in cui Lambert compariva solo nel primo episodio, giusto per fare una brutta figura.

Vero è che l'edizione televisiva, con i suoi silenti osservatori, numerosi scontri ed immortali di varie epoche fu successo, ma il problema della suddetta produzione era di ambientare tutto negli anni 90, mentre per rispettare il primo film, doveva svolgersi massimo tra i 70 e gli 80. Ciò rimaneva accettabile in quanto saga alternativa fintanto che rimaneva sullo schermo di casa, ma diversamente non può che creare grane se si vuole utilizzare il nuovo Highlander sul grande schermo e per continuare la saga ufficiale. Nel realizzare ciò infatti, gli sceneggiatori commettono una serie di cavolate odiose. Viene mostrato un Lambert inevitabilmente invecchiato (gli immortali non invecchiano fintanto che ci sono altri immortali), azzerato illogicamente, come in tv, l'estinzione degli immortali, che ora pascolano numerosi, viene sottolineata una tecnica di spada da due soldi che si capisce subito sarà il perno di uno scontro importante e il personaggio classico di Connor Mcleod, spaccone e cinico interpretato da Lambert, viene trascormato in una mammoletta depressa all'inverosimile, mentre invece l'immortale più pacato, saggio e sentimentale era il nipote Duncan Mcleod di Adrian Paul, che qui invece si trova a sua volta stuprato da azioni passate che non compierebbe mai ed un amorino classico che non si lega alla serie tv. Insomma..... le note dolenti del film sono tantissime, soprattutto perchè non sono riusciti ad incastralo nemmeno al primo film, nonostante qualche attore riesumato. Viene da chiedersi se gli sceneggiatori abbiano visto i film e la serie pirma di uscirsene con questo aborto o se si son fatti fare un riassunto vocale da qualche fan.

In definitivam pessimo seguito, sia come regia che come realizzazione (di serie B), tutto sotto la media per un brand famoso, anche se al tramondo (per altre cattive scelte passate). Ironicamente, dal punto di vista del budget questa saga aveva conosciuto il massimo impegno proprio nell'assurdo e giustamente diseredato secondo film e la cosa che urta di più i nervi è che alla fine, questa triste operazione commerciale, pur considerata dai critici come uno sei seguiti meno peggiori (preferisco lo zoppicante 3) è stata comunque un fiasco, e aggiungerei pure inutile visto che non ci sono stati seguiti.

L'ultimo immortale rimane il Connor Mcleod del mal invecchiata prima pellicola.