kowalsky 8 / 10 30/04/2007 02:02:37 » Rispondi Non avendo potuto leggermi, prima di vedere il film, il testo originario (poi l'ho fatto e devo dire che la rilettura di Stoker è una trasposizione assai libera e personale) devo riferirmi soprattutto ai ricordi "estetici" che mi sembrano, tutt'oggi, i più memorabili. L'operazione di Coppola, complici le bellissime musiche di Milar, ha questa faraonica bellezza visionaria che sembra imprimere (ed esprimere) tutta l'apoteosi del cinema, della storia, della leggenda di Dracula. E' un film affascinante anche perchè ha un effetto pedagogico sullo spettatore: ti immerge completamente nell'atmosfera al punto che è impellente il desiderio di conoscere più a fondo la leggenda del personaggio. Ci sono indirette influenze anche del pregevolissimo "nella campagna romana", un classico dei romanzi horror, che con Stoker c'entra pero' pochissimo Oldman, dandy tenebroso e inquietante, è semplicemente perfetto, la Ryder sempre deliziosa. 142 minuti di grande cinema, a tratti artificioso ed enfatico, ma ricco di splendide soluzioni estetiche. La sequenza iniziale, con il bagno di sangue nella chiesa (modellata à la Shining), agghiacciante: non sono un tipo particolarmente impressionabile ma una volta tanto al cinema mi sono sentito davvero male