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SONATINE regia di Takeshi Kitano

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elio91     8½ / 10  30/11/2011 22:35:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandioso lavoro di Kitano, ancora una volta e più che delle altre volte.
Yakuza movia atipico e dallo stile unico consueto del regista nipponico fatto di brusche accelerate sul pedale della violenza, tanto improvvisa quanto scioccante, ma anche con imprevedibili sequenze di calma e poesia. Queste ultime riguardano quasi sempre la spiaggia sospesa nel tempo in cui Murakawa si diverte a giocare con la morte insieme ai suoi compagni.
Ed è la morte ad essere sempre onnipresente, sia nelle attività giocose del protagonista yakuza stanco che non ci pensa due volte ad estrarre la pistola (vera, non di plastica) e sparare agli altri o a sé stesso per divertimento... ma nella spiaggia, come se fosse una sorta di angolo dell'universo incontaminato, i giochi dei grandi non possono tramutarsi in tragedie. La morte aspetta fuori, in un angolo di strada deserto. E la spiaggia non è infinita.
Il finale è quindi un pungo nello stomaco, forse prevedibile, forse no, fatto sta che è perfetto per chiudere una pellicola di grande originalità stilistica, senza un ritmo o una struttura canonica da seguire ma che più va avanti più riesce a prendere lo spettatore e ad immergerlo in questo strano mondo bizzarro e reale, spaventoso e straniante ma che sa anche immalinconirti, perché no.
A dare una mano a Kitano regista, oltre che un'ottima interpretazione da parte sua del protagonista, è il compositore Hisaishi che sottolinea momenti delicati e spensierati con commenti musicali decisamente azzeccati.