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L'UOMO CHE VENNE DALLA TERRA regia di Richard Schenkman

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ferzbox     8½ / 10  29/03/2015 17:24:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Troppo bello quello che riesce a creare questo film; mi sono sentito sempre più catturato,quasi ipnotizzato,da questa storia assurda e stracolma di dialoghi e personaggi.

Tutto inizia in modo normalissimo; un giovane professore universitario,tale John Oldman,decide di abbandonare la cattedra e trasferirsi altrove,ma prima di farlo invita i suoi colleghi/amici universitari per dare loro l'addio prima di andarsene.
Qui inizia il film,creando questo ambiente casalingo nella dimora di John,presentando i personaggi tramite dialoghi piuttosto comuni,dove i vari individui svelano allo spettatore quali siano le loro competenze culturali o scientifiche.
Quindi nel gruppo ci ritroviamo una studentessa universitaria,un biologo,un archeologo,una storica di reperti cristiani,un antropologo e una dottoressa di medicina; tutti amici di un John che si dimostra riluttante nel voler spiegare il motivo della sua partenza.
Questi primi dialoghi sono abbastanza frivoli,ma già creano una situazione di agio che percepisce anche lo spettatore,facendolo sentire parte del gruppo e seduto vicino a loro; qualcosa nei dialoghi cattura subito...il carisma dei vari insegnanti funziona,portando a pensare quale possa essere la serratura del film,che una volta girata,inneschi un meccanismo più complesso ed intrigante.

Mi addentro ancora un pò,ma senza fare spoiler......

Improvvisamente John,tra una discussione e l'altra,se ne salta fuori con una domanda ipotetica da porre ai suoi colti amici; così per gioco,ma con una certa nota di ambiguità...

"....E se un uomo del paleolitico fosse sopravvissuto fino ai giorni nostri?....il suo corpo come sarebbe ora? che aspetto avrebbe? cosa penserebbe?......"

La domanda viene colta in modo divertente,anche perchè non era del tutto fuori luogo....d'altronde da quando erano arrivati non avevano fatto altro che parlare di storia o scienza giocherellando con i reperti che John teneva in casa.
Però da qui inizia tutto; questa semplice domanda nata per gioco,porta ad un'evoluzione straordinaria dei dialoghi; lo spettatore non immagina minimamente come si trasformerà l'atmosfera durante questa rimpatriata; il percorso che segue si addentra in una sceneggiatura che ha del geniale,dove si mettono in discussione tantissime teorie e ipotesi sulla storia dell'umanità(in più sfaccettature poi....ricordate le differenti conoscenze dei personaggi a cui accennavo prima?)...
.....ma non è solo questo,c'è anche un'altro elemento importantissimo a valorizzare il film; una cosa che preferisco non dire per non rovinare l'opera a chi deve ancora vederla,ma fondamentale per capire pienamente l'originalità dello script.
La regia e la fotografia vanno bene; non salta fuori nulla di strabiliante a livello tecnico,ma va bene così....per quello che doveva dare funziona perfettamente.
Forse una piccola critica che potrei fare è legata alla reazione dei personaggi ad una determinata scoperta,buona ma inizialmente non del tutto credibile,ma tutto si riassesta piano,facendo dimenticare questa frivolezza; l'argomentazione si fa sempre più intrigante e si passa sopra facilmente ad alcune malcuranze.
Che dire?....a me ha piacievolmente sorpreso....l'ho ritenuto interessante dall'inizio alla fine.....