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FUNNY GAMES (1998) regia di Michael Haneke

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  20/04/2005 23:53:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Doccia scozzese di Haneke, che sottopone il pubblico a un rito sadico e insostenbile creando a modo suo - pur con qualche compiacimento - l'ambivalenza dello spettatore stesso: forse lo stesso che non regge le immagini inconsciamente desidera assistere fino alla fine alle atrocità Il simbolismo della pallina evoca l'insediamento del nemico, la quieta esistenza della borghesia nel loro viaggio in campagna... tutto finisce nella stessa tregenda: bambini e cani, persino carnefici a cui Haneke - con perfida ma forse un po' ruffiana aderenza - presta il gioco (mortale) della confessione e dell'inevitabilità (sul suo passato in famiglia) Non è Haneke che distrugge le convenzioni, ma forse la nostra ipocrita serenità Peccato che la brutale contraddizione della fiction atta a sconfessare il pubblico inerme e sconvolto finisca per privarci della credibilità emotiva necessaria Che tuttavia permane: credo proprio che non riusciro' mai più a vedere interamente questo film