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FUNNY GAMES (1998) regia di Michael Haneke

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nevermind     5 / 10  04/09/2008 00:03:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Semplicemente un film fuori dal comune, sono abbastanza d'accordo con il commento di Assenzio, la storia del coltello e bla bla bla...Questo film mi ha prima di tutto innervosito, incuriosito ma anche stupito.
Tutto ciò non basta, l'idea del regista di rompere gli schemi dei soliti film a lieto fine è buona, ma il risultato è mediocre.
Sarebbe stato molto più credibile se tutto ciò fosse stato sviluppato con un'idea un pò meno superficiale, trovate come quella del telecomando rendono il film meno interessante rispetto a quello che può essere, inoltre il commento che uno dei protagonisti rivolge alla cinepresa durante qualche scena fa si che la storia diventi sempre meno vera rispetto a quello che potrebbe essere.
Insomma, le prerogative di un buon film ci sono tutte ma secondo me il regista ha creato un prodotto che sotto molti punti di vista non può esser valutato come capolavoro o come film rivelazione, è giusto che si esca dai soliti canoni dei film con lieto fine e che si guardi un pò di più in faccia alla realtà ma questo non è certo il modo.
Simmetria84  18/09/2008 18:47:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
continuate a indignarvi di fronte alla scena surreale del telecomando, ma se vedevate l'angelo sterminatore di Buñuel vi uccidevate?
nevermind  19/09/2008 11:02:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quel film non l'ho visto quindi non posso risponderti, certo è che il mio voto non è basato solo ed esclusivamente a quella scena, ma è frutto di una visione globale del film.


Simmetria84  20/09/2008 12:26:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah si già è anche la scena di lui che parla col pubblico...
A mio parere qui si cerca di utilizzare un "metro per film thriller" convenzionale per misurare un film che thriller e convenzionale non lo è affatto!
Quelle due scene che ti hanno fatto storcere il naso sono proprio ciò per cui questo film si distacca dal genere in cui lo si vuol far ricadere, in quanto ha un messaggio (evidentemente non colto in quanto inaspettato) che nessun altro film simile ha mai proposto.

Senza quelle due scene il film diventerebbe un thriller e basta, un qualcosa che inizia e muore nel cinema. Qui è ben diverso, qui si fa un gioco con lo spettatore, lo si inganna, e si stuzzica i suoi appetiti violenti. Il pubblico si trova in bilico,tra la disperazione della famiglia, inetta e incapace al punto da renderla irritante e passibile di violenza, e l'ambiguità dei cattivi, che sino all'ultimo ci fanno capire che i cattivi siamo tuttosommato noi, che speriamo nella morte di un uomo (con l'inganno di un telecomando), e che siamo estremamente indifesi allo stesso tempo, guardiamo ma non possiamo fare nulla nella vita reale, e se non ci va bene prendiamo un telecomando e cambiamo ciò che stiamo vedendo..
nevermind  22/09/2008 21:30:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti dò ragione in gran parte su quello che hai detto però il fatto che il film sia una provocazione l'avevo colto anche io,ma personalmente non lo reputo un capolavoro, è certamente innovativo ma non mi è piaciuto al punto tale da dare la sufficienza, tutto qui...ad esempio non mi è piaciuta l'ambientazione (quasi tutto girato in una stanza, la sala da pranzo o la cucina..) non ho apprezzato la morbosissima pausa che il film propone dopo

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e non mi è piaciuto il fatto che alla lunga diventava angosciante e fastidioso.
Un film deve piacere prima di tutto soggettivamente al di là delle cose che ho elencato, e mi spiace ma a me questo non ha trasmesso grandi emozioni.


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