Amnis 6 / 10 18/02/2012 15:14:32 » Rispondi Nonostante la bontà degli intenti e la forza del contenuto semantico anti-mediale di cui vuole farsi portatore, Funny Games risulta minato da uno sviluppo narrativo tedioso e prevedibile - talvolta a sfiorare pericolosamente la banalità. Rimane il valore meta-referenziale della pellicola [la finzione interna in costante confronto con lo spettatore, culminante nella felice trovata nelle ultime battute] e lo sguardo glaciale di Haneke posto in ogni goccia dell'ora e mezza di durata, tanto duro che non può lasciar indifferenti.