GianniArshavin 7 / 10 17/07/2014 13:46:19 » Rispondi Film estremo e coraggioso , intelligente e crudo ma purtroppo anche fin troppo compiaciuto. Che Haneke sia uno dei migliori autori contemporanei è indiscutibile , e il suo famoso "Funny games" ne è una prova tangibile , ma forse a questo giro il regista austriaco esagera leggermente nei toni e nello sviluppo della sua storia. Un plauso va (oltre che agli attori , fotografia , colonna sonora) al messaggio di "Funny games" , una presa in giro bella e buona ai super violenti horror moderni (nel film in questione le scene più forti sono tutte fuori campo) e una provocazione geniale e perversa allo stesso tempo rivolta a chi sta guardando , qui reso non solo spettatore delle violenze esibite ma quasi complice e partecipante. Haneke vuole chiaramente stimolare il lato voyeuristico presente in tutti noi e vuole criticare chi ,dopo aver "goduto"durante la visione , ne critica successivamente la brutalità e la violenza. Il cineasta europeo però non si ferma certo qui e nel realizzare il suo messaggio si lascia purtroppo prendere la mano , donandoci una vicenda composta quasi esclusivamente da crudeltà psicologica e arrivando addirittura a "riavvolgere" la pellicola quando le cose sembrano non andare come previsto. Questa rischiosa scelta , per molti geniale , io non sono riuscito ad apprezzarla a pieno per i motivi su descritti. Un ultimo appunto sulla regia e sul ritmo , alto e ben calibrato nella prima fase e fin troppo macchinoso nella seconda , un cambio di registro voluto e molto realistico ma che spezza un po la narrazione in due tronconi ben diversi. Nel complesso Haneke è questo , un autore originale al quale non interessa compiacere chi guarda. Personalmente a volte riesco ad amare tale caratteristica , altre volte un po meno.