strange_river 9½ / 10 16/07/2010 00:10:47 » Rispondi “Sono io. Se ci fosse un biglietto in più, verresti via con me?” “Sono io. Se ci fosse un biglietto in più, mi porteresti via con te?”
Se non ci fossero gli amori impossibili, quanti film, romanzi, canzoni in meno avremmo? Eppure ognuno di essi è differente dagli altri e quando viene raccontato, ogni racconto è ancora differente, seppur il sentimento sia sempre lo stesso e lo struggimento doloroso lo percorra immutabile in qualsiasi tempo e luogo. Un film come In the mood for love non lo lenisce, ma può addolcirlo nella sua delicata sensibilità. Kar-Wai accarezza con la macchina da presa l'eleganza ricolma di sensualità di Su Li-Zhen fasciata in meravigliosi abiti ed esaltata da una fotografia incantevole che gioca con le ombre su muri scrostati nella via, rivelando il languore umido delle due figure addossate al riparo nelle notti di pioggia. Inquadrature che dagli oggetti passano agli sguardi e ai pensieri nascosti in fondo agli occhi, particolari d'ambienti che proteggono e rivelano assieme, il tema musicale che si ripete all'infinito, ipnotico e meraviglioso, suggellano l'incontro di due solitudini che prima si riconoscono e poi si amano silenziosamente, con l'intensità delle felicità che si sa di avere già perduto. L'unica sua voce è il bisbiglio destinato alle colonne del tempio, anch'esse immutabili nel tempo come il segreto che custodiscono. Quanti sanno trattare l'amore con tale meravigliosa delicatezza?