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CHE - L'ARGENTINO regia di Steven Soderbergh

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lukef     8 / 10  22/04/2011 15:03:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rare sono le volte in cui ho potuto vedere un buon film biografico, frequenti invece sono state le delusioni.. tanto da poter asserire che la bruttezza di un film di questo genere sia direttamente proporzionale alla fama del personaggio trattato. In questo caso Soderbergh punta al massimo assoluto: non solo si occupa di uno dei personaggi più famosi della storia contemporanea ma anche di uno dei più discussi e politicamente sensibili. Ciò nonostante, considerando le premesse e la mia sopracitata teoria, ho provato ugualmente a guardarlo, ben sapendo che la probabilità che mi girassero le palle era inesorabilmente elevata... ed invece.. ho scoperto una pellicola davvero notevole!
Gli attori inanzitutto sono molto bravi, in primis Benicio del Toro che riesce davvero a ricreare il personaggio del Che in maniera esemplare, realistica o quantomeno verosimile.
Lo sviluppo della trama è avvincente, non annoia, è fedele alla storia reale e tratta un periodo sufficientemente circoscritto da non risultare il solito minestrone di eventi messi in sequenza l'uno dopo l'altro.
Non si ha un vero e proprio approfondimento psicologico del personaggio ma lo si riesce comunque a conoscere molto bene dagli sguardi, dagli atteggiamenti e dal fatto che sia sempre al centro dell'attenzione per tutta la durata del film.
Considerando anche l'ottima colonna sonora e l'avvincente fotografia si arriva ad avere un film davvero ben fatto, disilluso e privo dei soliti maledetti stereotipi, difficilmente amovibili quando si hanno personaggi di questo calibro.
Non vorrei sbagliarmi ma dalle critiche mi sembra di capire che la molta insoddisfazione sia legata al fatto che non si percepisce appieno la bontà e la magnificenza del personaggio. Personalmente trovo che la fedeltà storica sia un principio un po' più virtuoso della mitizzazione; sono sicuro che coloro che criticano tanto questo film potranno ritenersi soddisfatti solo quando ad occuparsi di questo tema sarà qualche regista veramente superpartes e politically correct... tipo Nanni Moretti per capirci.