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2012 regia di Roland Emmerich

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scantia     3 / 10  23/01/2012 15:05:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lui continua a fare film copia&incolla, e io faccio lo stesso con il commento.

"Quello di Emmerich è un caso cinematografico inquietante.
Un regista inizia la propria carriera in Germania dove dirige e produce film e cortometraggi anonimi e un flop ai botteghini. Quindi si trasferisce negli states, dove con un budget di tutto rispetto realizza l'ennesimo film picchia-tutto di Van Damme e, nonostante il folto pubblico affezionato al genere, si rivela ancora un flop di incassi.
Forte di tanto curriculum ottiene finanziamenti da kolossal per la realizzazione di Stargate e da questo momento è un susseguirsi dei peggiori film mai realizzati per rapporto qualità-budget.
La mediocrità del suo approccio al materiale cinematografico è disarmante: si prendono 5-6 personaggi che non si conoscono tra di loro, stereotipati, superficiali, monolitici, irritanti nella loro serialità; per ognuno di essi si elabora un passato problematico e la conseguente voglia di riscatto; si inventa un qualsiasi evento catastrofico a sconquassare la quotidianità; si risolve il problema catastrofico, che nella sua drammaticità ha però contribuito a far conoscere i personaggi, i quali uniti dalla necessità impellente superano finalmente i loro problemi esistenziali.
Adesso, chiamate il "problema catastrofico" Godzilla, alieni, nuova glaciazione, profezia Maya o quant'altro verrà in futuro e avrete la descrizione di ogni film di Emmerich.
Questo indigeribile polpettone sulla profezia maya ovviamente non fa eccezione. Sciatto, reazionario, mal diretto e peggio risolto.
Chi protegge quest'uomo? A quale diavolo ha venduto l'anima?
KOMMANDOARDITI  24/01/2012 01:28:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scantia, scusami se oso riscrivere nel tuo sacro spazietto, ma volevo solo farti notare che col termine "reazionario" in realtà non stai dando alcun giudizio negativo sul film (al contrario delle tue papabili intenzioni).
"Reazionario", come anche "rivoluzionario", è un aggettivo che indica solo una tendenza etica e/o ideologica dell'autore o del film, senza abbracciare alcun sottotesto spregiativo o elogiativo.

Non vorrei infilare ulteriormente il dito nella piaga (evito battute corrive risapute), ma se davvero tu avessi inteso il termine come un qualcosa di denigratorio, mi sa che dovremmo ritenere mezze cartucce o indegni registucoli tutti i seguenti autori notoriamente "reazionari":

John Ford
Sam Peckinpah
Samuel Fuller
Leni Riefenstahl
Michael Cimino
John Milius
Paul Schrader
Raffaello Matarazzo
David Wark Griffith
Alexander Sokurov
Eric Rohmer
Sergio Leone
Wolfgang Liebeneiner
Clint Eastwood
Hans Jurgen Syberberg
Enzo G.Castellari
Howard Hawks
Raoul Walsh
Russ Meyer
Francesco De Robertis
Cecile B. DeMille
Michael Winner
Goffredo Alessandrini
Gaspar Noè
John Waters (si proprio lui, c'avresti pensato mai?)



Io non mi permetterei mai di asserire una cosa del genere, anche perchè tra i grandi nomi che ti ho elencato ce ne sono alcuni che rientrano nella top-10 dei migliori filmaker mai vissuti dai Lumiere ad oggi (John Ford in primis).

Spero perciò vivamente di aver frainteso il senso delle tue parole.

P.S.: Scusami di nuovo se mi sono azzardato a risponderti, ma qui siamo su un forum pubblico e a volte c'è anche da dibattere a fondo, altrimenti ce n'è tanti di siti alternativi in cui scrivere a tempo perso.

scantia  24/01/2012 13:26:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come indicato all'inizio il commento è un copia-incolla dal commento che scrissi per Independence Day.
In quel caso il film era "fastidiosamente" reazionario, qui in effetti il termine non c'entra nulla ma, data la serialità delle pessime produzioni di Emmerich, tranne che per qualche sbavatura un singolo commento si adatta a tutti i suoi film.
KOMMANDOARDITI  24/01/2012 16:11:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si ma sul termine non mi hai risposto...

Gli autori "reazionari" che ti ho elencato sono mezze cartucce o no?
scantia  24/01/2012 17:37:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se quel film è secondo me "fastidiosamente"reazionario, la risposta mi sembra implicita. Non giudico tanto l'ideologia semmai il modo in cui viene esposta, tanto per fare un esempio uno dei film che amo di più di Eastwood è Gunny!
Non condivido invece l'osservazione sulla neutralità dei termini in questione, rivoluzionario abbraccia una molteplicità di significati che difficilmente assumono accezione negativa (se ti dico che ho visto un "film rivoluzionario", pensi istintivamente a risvolti ideologici o a qualcosa di estremamente innovativo?) personalmente non userei questo termine per descrivere la componente ideologico-politica di un film.
L'uso dell'aggettivo reazionario, al contrario mi fa pensare istintivamente ad un'opera inevitabilmente legata ad una specifica ideologia, è un termine molto meno elastico.