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2012 regia di Roland Emmerich

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Invia una mail all'autore del commento sam is here     3 / 10  23/03/2012 23:53:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trita e ritrita siamo sempre lì...Roland Emmerich sforna un'altra "copia" della sua serie famosa di film catastrofici classici; con piccole variazioni nella storia, ma con un discorso sempre uguale. La forza della natura che si vendica sull'uomo oppressore, distruggendo grandi metropolitane e gigantesche città, è il simbolo classico di questo genere catastrofico (1° categoria del catastrofico).
Certo, il catastrofico è un genere molto richiesto fin dagli anni '30, che supera di gran lunga i generi come la fantascienza e il fantastico, poichè simula un possibile disastro imminente, cosa che invece il fantasy, ad esempio, di occupa del finto, della finzione... unica regola: non esagerare!!!

Ecco qui è stato fatto l'esatto opposto, questo è un film del 2009, ovvero in piena età del digitale e della computer grafica, che solo attraverso il video/suono può rappresentare cosa è veramente il disastro. Un disastro che ci sorprende e ci fa riscoprire le cose con gli occhi di un bambino, non aspettato, che distrugge le nostre speranze e tutta l'evoluzione dell'umanità.
Nonostante tutta questa resa digitale impressionantemente realistica, il film non si discosta da un canovaccio classico come quello di Emmerich: 1)inizio, 2)comparsa del problema che peggiora sempre più, dove ovviamente devono morire i personaggi secondari, 3) riequilibrio degli avvenimenti, 4) conclusione a lieto fine;
oltre però non si va. Partendo dall'analisi di questo film, come "rappresentante" di questo genere (ricordo che mi riferisco al primo genere di catastrofico, su 4 che ne esistono):
- i luoghi e le persone comuni, semplici sono quelle coinvolte sempre in ciò che accade, dove anche i soggetti qualunque possono dare il contributo per salvare l'umanità;
-le distruzioni si ripetono sempre, minacciando l'uomo;
-non c'è una razionalità nelle azioni, ma un istinto che fa "sopravvivere" i protagonisti, mentre chi non lo "possiede" è destinato a morire;
- lo spettatore deve essere sicuro che i protagonisti rimangano sempre nei loro panni, e che non scompaiano mai dall'azione (quindi niente colpi di scena);
-il film, più che sulla distruzione, gira sugli eroi: amico dell'eroe, eroina,.... che devono salvarsi, sono personaggi qualunque, semplici, ma per niente delineati, schematici, e di loro non si sa niente (classici problemi familiari,...)
-i bambini sempre troppo ingenui e curiosi, inoltre l'amico del protagonista e altri personaggi secondari, devono morire;
-l'eroe rappresentato da un attore famoso che non può e non deve morire;
-una progressiva evoluzione dei fatti (dal piccolo al gigantesco)
- finale e struttura obbligata;
-sceneggiatura a "gabbia d'acciaio" che non può variare;
-non ci deve essere traccia o versamenti di sangue, al massimo le persone che muoiono devono essere riprese su un campo lungo, si devono mettere solo lividi o ammaccature;
-infantile, plateale, si concentra su catastrofi in giro per il mondo, distruggendo i simboli dell'umanità (Vaticano, torre Eiffeil, il Cristo di Rio del Janeiro, ....)
-panoramiche aeree che inquadrano disastri enormi,
-ripresa oggettiva (punto di vista della telecamera) che allontana il pericolo dallo spettatore, rassicurandolo (come in "Godzilla" ripreso dall'alto), invece non ci sono inquadrature in soggettiva che rendono più impressionante la scena e la fanno vivere il prima persona;
-i classici momenti romantici/comici che alleggeriscono il film, e che non ci stanno assolutamente (battute fuori luogo con la catastrofe)
- un film falso poichè genera riso, quando non dovrebbe;
-i protagonisti si salvano sempre all'ultimo, e sono dei semplici fumetti, improvvisati che escono con qualche battuta clamorosa (vedi anche il colonnello in Avatar) che genera ilarità e riso, ma che non dovrebbe....
- uso spropositato degli effetti speciali

Altro da dire? Non mi sembra. Sempre ripetitivi i film di emmerich, anche the day after tomorrow si ripete su questa linea.... basta vederne uno per rendersi conto di come saranno gli altri.
Invia una mail all'autore del commento sam is here  26/03/2012 21:48:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
P.S Quando intendo per "personaggi schematici, ripetitivi" dico che sono fumetti, nel senso che non sono per niente approfonditi, la loro storia, perchè sono lì,... cioè non mi basta sapere che lui lavora sempre, è separato e vede i figli a volte, mentre la ex moglie separata e che vive con un altro, però l'ex marito lo ama e lo odia assieme... cioè un pò di più compattezza e spessore in queste figure, anche perchè si vedranno soltanto loro in tutto il film...

Un es, come in Avatar: non mi basta sapere che Jack è un marine in carrozzina, che è lì per caso dopo la morte del fratello, che diventa sensibile, per dire che è un personaggio importante e ben delineato!!! Scusate!!! E il Colonnello non mi verrà mai in mente che sia un vero duro dal momento che parla e si fa figo e basta per poi prenderle!!! O che ha fatto la guerra in Colombia (mi pare) e che si è fatto la bua (ma perchè finisce su Pandora?)!?!?!?!?

Sò che sono film diversi ecc.. però a proposito dei personaggi, ci stà il confronto!!!!!