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ZOMBI regia di George A. Romero

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paul     8 / 10  11/09/2004 16:57:18 » Rispondi
Secondo capitolo della saga romeriana sugli zombi. Devono essere passati parecchi mesi da quando i morti sono resuscitati dalle loro tombe ed hanno invaso la terra. Ma, nonostante gli zombies camminino al rallentatore e siano facili bersagli da abbattere, l'umanità non è riuscita ad organizzarsi e sta andando lentamente al disfacimento. L'uomo è un essere sostanzialmente individualista, e non è in grado quindi di associarsi ai suoi simili per combattere anche la più minima minaccia.
Inizialmente Romero aveva pensato ad un film in cui due superstiti, dopo essersi rifugiati all'interno di un centro commerciale, rimangono al buio e, completamente nudi, ritornano allo stato preistorico vivendo come uomini delle caverne. Ma poi cambiò idea, modificando la storia.
Film molto pessimista sulla civiltà occidentale, schiarito in piccolissima parte da una fiammella di speranza nel finale. Seguito da "Il giorno degli zombi" del 1985, Zombi non è un film horror (nonostante le innumerevoli scene splatter realizzate con maestria dal grande Tom Savini), ma una grottesca denuncia della società dei consumi, dell'individualismo (vedi sopra) dell'uomo, della scienza e dell'incapacità dei media. Prodotto e sceneggiato insieme a Dario Argento il film uscì dapprima in Europa e, nove mesi più tardi, negli Stati Uniti, ottenendo un grande successo in entrambi i continenti (e portando quattrini finalmente alle tasche del buon Romero, visto che i soldi incassati da "La notte dei morti viventi" erano andati tutti ai distributori).