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ABRAXAS - RITI SEGRETI DELL'OLTRETOMBA regia di Roger A. Fratter

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Josh84     7½ / 10  23/01/2016 00:05:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Abraxas – Riti dell'oltretomba" terzo lungometraggio del noto regista indie bergamasco e che si cimenta da tanti anni nella cosiddetta cinematografia di genere, rivivendone con la sua tipica passione e competenza che lo contraddistingue, gli antichi fasti di quel cinema che fu, ovvero quel cinema italiano che veniva prodotto a cavallo degli anni sessanta, settanta e ottanta.

Prima di cimentarmi nella visione di questo film alcuni amici e fan di Fratter, me l'hanno sconsigliato, considerato il peggiore del regista, una boiata, anzi una "trashata" da evitare come la peste.

Fortunatamente ognuno di noi ha una sua individuale predisposizione per un certo tipo di cinema e ciò non mi ha impedito non solo di visionarlo ma anche di apprezzarlo, meritandosi il voto da me immesso

Innanzitutto prima di esporre la mia opinione c'è da dire che il film effettivamente è trash, anzi volutamente trash… un b- movie quindi? O forse uno z-movie? A dire il vero non so….

Una cosa è certa: come i due precedenti film (Sete da Vampira e Anabolyzer di cui sono presenti alcuni richiami,) è un film atipico, o meglio inclassificabile e che presenta molti elementi o meglio molti ingredienti…senza ovviamente tradire la già citata collocazione "trash", anzi proprio il regista stesso all'inizio del film accentua questa definizione con queste parole:

"…"non esiste il trash come genere cinematografico…esiste un particolare e disinvolto modo di girare il film molto in voga in passato…ingenuo e affascinante allo stesso tempo. Io ho voluto omaggiare proprio quel modo di fare cinema…."

Bene, avendo appurato a chiare lettere a cosa lo spettatore andrà incontro in caso di visione, ecco cosa ne penso di questa pellicola:

Il film pur non presentando una trama da oscar, risulta comunque pratica e funzionale, esplorando in maniera abbastanza decorosa il misterioso e ombroso sottobosco degli adepti delle messe sataniche e della loro oscura religione votata al male.

Abbiamo un gruppo di tre investigatori del paranormale (che collaborano in maniera assidua con le forza di polizia) e con alcuni poteri al limite del "particolare" e con il chiaro intento di debellare ogni forma di malvagità sovrannaturale (insomma roba NON di questo mondo), come ad esempio demoni, fantasmi, spettri ecc… in questo caso precisamente loro missione principale è quella di porre fine per l'appunto alla già citata crudele e mefistofelica setta satanica, e allo stesso tempo porre fine alla maledizione di cui è stata colpita la loro bellissima amica, Coralba, nonché medium e guida spirituale del trio.

Gli attori principali sono più o meno gli stessi già visti nei precedenti film di Fratter, forse lo spettatore potrebbe sbuffare nel vedere sempre le stesse facce ma personalmente la cosa non mi dispiace, e poi li ho trovati molto affiatati, credibili ed in parte e poi… beh nel vedere nuovamente una delle sue attrici feticcio Irene Giordano la cosa l'ho apprezzata non poco, che oltre che brava e particolarmente ****. La sacerdotessa del culto…un stragnocca da paura ma allo stesso tempo cattiva e malefica.

Degli attori maschili ho apprezzato molto, (per quanto breve) la figura del prete, che incarna alla perfezione il suo ruolo e in maniera inaspettata e non scontata risulterà estraneo ai fatti. Anzi, proprio questa figura contribuirà non poco alle indagini.

Carlo Girelli resta però il migliore di tutti, o almeno per me.

Da segnalare la presenza per la prima volta in qualità di attore, dello stesso Fratter nella parte di un killer, che oltre ad avere il grilletto facile, si cimenta a menar le mani con nonchalance. Presenza del regista non unica poiché lo si vedrà apparire in altri suoi film e con parti più consistenti.

Analizzando la parte gore e gli effetti speciali, sempre curati dal suo effettista preferito Maurizio Quarta, lo spettatore non viene assolutamente deluso, per essere un prodotto indie, gli effetti sono fatti con dovizia, anche se a differenza di Anabolyzer numericamente non sono molti….ma perlomeno sono molto ma molto buoni. Guardatevi la scena in cui viene strappato il cuore di una (bella) vittima sacrificale…sapetemi dire! La distruzione della setta e la morte della sacerdotessa a livello effettistico non scherzano neanche….semplicemente una goduria!!!!

In ambito musica invece si è scelto di adocchiare un richiamo anni settanta….wow!!! secondo un mio modesto suoni e musica azzeccatissimi e dato il contesto rappresentato aggiunge un fascino non indifferente a questo film.

Degne di nota le location, stavolta Fratter & co, fanno tutto in trasferta (in Toscana precisamente) e ci delizia di luoghi molto evocativi, incantevoli e aderenti al contesto narrativo…si insomma per essere un film a basso budget devo ammettere che i luoghi della vicenda appaiono curati e ricercati. Da segnalare inoltre che tutta la storia (a parte i terrificanti meandri in cui vengono eseguiti i sacrifici da parte della setta) è narrata in pieno giorno… ma non per questo la storia non risulta angosciante e oscura. Questo dimostra che non per forza una determinata storia deve essere ambientata al calar del sole per ricreare un certo pathos.

Il film ha comunque alcuni tempi morti e pieni di forzature, e a parte ciò certe scene, le ho trovate discutibili.

Ad esempio la s*****ttata tra Brandon e Alessio….. tra l'altro anche le s*****ttate con i killer non è che siano il massimo….e poi nonostante se le diano di santa ragione, da notare la totale assenza di sangue….sembrano fatti tutti di gomma.

Altra nota da segnalare e che i connotati psicologici tra i tre protagonisti del film appaiono talvolta bizzarri e incoerenti. Non so come spiegarlo, ma passano da uno stato all'altro in maniera davvero poco verosimile. Tra di loro c'è un inspiegabile e strano mix di amore, amicizia ,odio….vedetelo e capirete.

Le forzature come già accennato non mancano, specie nel finale, sembra che i killer prendano tempo apposta per non uccidere e per farsi uccidere.

Tipico comunque dei film di Fratter, anche in questo caso (o sopratutto?) questo Abraxas non è da prendere sul serio, tutto ciò che avviene è volutamente irrealistico.

Quindi in conclusione cari amanti del cinema, se non amate il genere lasciate perdere e quindi non ve lo consiglio, ma se cercate un film inverosimile e fatto apposta "così", vedetevelo perché merita.