caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GLI INVASATI regia di Robert Wise

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
albert74     7½ / 10  24/05/2017 23:31:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tratto dal romanzo di Sherley jackson, l'incubo di Hill house (1959) è un film girato con grande maestria e stile. Purtroppo i 54 anni possono far storcere il naso a molte persone, me compreso, per quanto riguarda l'intera sceneggiatura e una recitazione un po' "patinata" dei personaggi, a volte sopra le righe, altre volte svogliati. Il doppiaggio mellifluo e una certa lentezza non possono che conciliare il sonno o squotere i nervi, a seconda dei casi.
Eleonore è piuttosto spaesata e il rapporto con Teo è piuttosto incoerente (prima vanno d'accordo, poi non più, quindi sembrano andare d'accordo di nuovo)per non dire schizzoide.
Quello che ha fatto di questo film una pietra miliare è l'atmosfera, l'accuratezza dell'insieme, con carrellate che mostrano i particolari della casa, i corridoi, le ombre. Purtroppo la tensione e i giochi d'ombra sono stemperati da una certa prevedibilità dell'insieme. Le scene che dovrebbero incutere paura sono molto telefonate, come anticipate.
L'horror, come spesso capitava nei film dell'epoca, vista la penuria di effetti speciali, si palesa in rumori, risate di sottofondo che sfumano in echi sinistri, colpi, carrellate convulse ma brevi, risate e similari.
Viene data per scontata la presenza del soprannaturale e certe spiegazioni agli eventi sovrannaturali travalicano di molto il didascalico.
Ad essere sincero anche il romanzo - che ho letto tempo fa - non mi è piaciuto molto. Il film, come il romanzo, è basato sull'attesa di eventi soprannaturali. Tali eventi, al di fuori dei suoni summensionati, non avvengono mai, coerentemente con il libro.
ricapitolando: chi ama questo genere di film ed ama la maestria registica di una volta può rimanere stimolato; chi preferisce qualcosa di forte, di meno prevedibile e elementare forse è meglio si rivolga ad altro.
questo vale - in primis per me stesso, visto che ho faticato parecchio a tenere aperti gli occhi.
malgrado ciò voglio premiare il lavoro registico che, nel cinema moderno è più unico che raro.