Guy Picciotto 9 / 10 13/11/2012 13:28:31 » Rispondi La religione della visione, oltre ogni limite. E il disagio dell'essere contemporanei, asserviti a tante guide didascaliche alla visione. Ha lo stesso impatto straziante, galatticamente diverso esteticamente, degli ultimi dischi di Scott Walker. La sceneggiatura si fa adamantino nulla, in pasto al vuoto-pieno del bianco e nero dove il silenzio si fa mentalmente corporeo.