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QUEI BRAVI RAGAZZI regia di Martin Scorsese

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ULTRAVIOLENCE78     7½ / 10  08/09/2009 07:57:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come “storyteller” Martin Scorsese non ha rivali, e ce lo dimostra anche in questo suo lavoro che oggi è considerato un “cult” tra i “mafia-movie”. Grande tecnica (dalle carrellate sui personaggi a piano-sequenza superlativi –quello del night club è considerato uni dei migliori nella storia del cinema, dall’uso mirato delle zoomate fino a un montaggio a dir poco spettacolare), stile narrativo impeccabile, accattivante colonna sonora, “performance” attoriali di alto livello: insomma un mix superbo e ponderato di ingredienti che fanno di questa pellicola una gioia per gli occhi. Per il resto si è di fronte ad un esempio di arte che, nella sua essenza prettamente ludica, manca tuttavia di spessore: in altre parole un modo ironico, giocoso e anche grottesco di raccontare la violenza di una realtà delinquenziale, che esula però da implicazioni analitiche e introspettive più complesse.
Forse ha ragione Peter Greenaway quando afferma che "il cinema è troppo importante per lasciarlo fare a chi racconta delle storie". O forse no. Il punto è capire fin dove il “divertissment” puro e semplice può arrivare: se, con questo, un autore può arrogarsi il diritto di rappresentare il degrado facendoci soltanto ridere di esso, o se deve limitarsi alla enunciazione di situazioni e temi decisamente più ameni.
giraldiro  29/09/2013 01:58:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo ragionamento non è poi così scorretto, però devi tener conto che la storia è raccontata dal punto di vista del protagonista che guarda caso era un criminale e concepiva quello stile di vita esattamente per come viene rappresentato nel film.