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QUEI BRAVI RAGAZZI regia di Martin Scorsese

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cash     9 / 10  24/08/2004 19:59:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scorsese è il più grande regista vivente, su questo non ci piove. O perlomeno era, se escludiamo il pasticcio di "gangs of new york" e qualche (perdonabile) film alimentare. Uscito nei fabulous '70, assieme a de palma, cimino e coppola, Scorsese è forse il più abile, quando si tratta di narrare storie dai molteplici sviluppi e intrecci. Che sia la stora di un reduce dal vietnam che si improvvisa angelo sterminatore o semplicemente uno spaccato storico del bronx e i suoi inquilini, Martin sbaraglia tutti; è il più appassionante, il più meticoloso, ed anche quello più tecnicamente elegante, con carrelli lisci come l'olio e fotografie a dir poco perfette. Accompagnato dal suo attore feticcio De niro e dallo straordinario caratterista che è Joe Pesci, "quei bravi ragazzi", come gangster story, è secondo solo a "c'era una volta in america", del non mai troppo lodato (tutto nostro) Leone. E' tutto perfetto in questo film; sembra non avere difetti, e si capisce da dove abbia preso certe cose Mr. Tarantino. Una parola su Joe Pesci; lui è davvero il prototipo del cattivo. E' davvero estremo, il suo sguardo (per niente impostato) raggela e inquieta. Vedi la scena di "in che senso buffo?", dove l'aria cambia in un secondo. E non ha bisogno di aggrottare le sopracciglia, non ha bisogno di digrignare i denti. E' alto un centimetro e un atomo, grassoccio e gommoso. ma non c'è nessuno più temibile di lui.
TASSINARO  26/01/2005 00:19:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quoto,in particolar modo le ultime tre righe.