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QUEI BRAVI RAGAZZI regia di Martin Scorsese

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ZanoDenis     9½ / 10  13/04/2015 16:50:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ed eccomi a commentare questo enorme film.
Probabilmente uno degli apici di Scorsese, uno dei suoi film più significativi, una delle vette del genere (cosa non facile da raggiungere considerando tutti i capolavori che sono stati sfornati).

Ammetto che nella prima mezzoretta non mi stava piacendo tantissimo, sembrava quasi una storia convenzionale, un comune thriller/gangster come molti, ma probabilmente è un limite mio, dovevo entrare nella logica del film, nello spirito del regista, che si dimostra estremamente abile.

Qui Scorsese è più ironico che mai, dirige un'opera quasi parodistica nei confronti della mafia, deridendola elegantemente in tutti i suoi principi.
Vi sono delle scene cult incredibili, anche una caratterizzazione dei personaggi praticamente perfetta, ogni personaggio riesce ad identificare un particolare tipo di mafioso diffuso nell'immaginario collettivo. Rimane a cuore soprattutto il personaggio di Joe Pesci, interpretato magistralmente, forse un po caricaturale, nel suo spirito italiano, molto violento e fuori di testa, senza scrupoli, potremmo definirlo anche senza pensieri, perché probabilmente non ha mai pensato, agisce e basta, senza provare a pensare alle conseguenze o a nient'altro. Come gia citato da altri utenti, parecchie scene sono diventate cult, in molte dove è proprio Pesci il protagonista, vale la pena di citare " Mi trovi buffo??!!" o anche la scena dell'omicidio del povero cameriere, o quella del " lustrascarpe " che finirà successivamente in tragedia.
Uno dei punti forti del film è anche il ritmo, imposto da un montaggio frenetico più che mai e da una perfetta sceneggiatura che mostra un susseguirsi di eventi tutti collegati perfettamente senza risultare forzati (sotto questo punto di vista, vedremo ottime cose pure in "Casinò") e parliamoci chiaro, questo, che se ne dica, rende il film fottutamente divertente, ma la questione è che non è un film solo divertente, è un film che scava molto più a fondo, mostra il mondo dei gangster in tutte le sue pecche, in tutte le sue incoerenze e contraddizioni; mi è restata a cuore una scena in cui Liotta parla con colleghi e superiori della possibilità di divorziare con la moglie, e loro rispondono " Ma che sei pazzo??!! Divorziare?! Mica siamo bestie!" , probabilmente questa scena parla sola, mostra come i mafiosi tengano solo all'apparenza, ai loro vestiti eleganti, al non essere divorziati e tenere un comportamento quasi religioso, ma come allo stesso tempo siano incuranti della scia di sangue che si portano dietro. Successivamente anche altre scene del film mostreranno come non si fanno scrupoli ad ammazzare persone, anche care, anche che conoscono da decenni, per curare i loro affari, i loro interessi, di come si dichiarino cristiani e poi non sappiano minimamente cosa sia il perdono, ne la stessa riconoscenza, probabilmente questo principio lo incarna meglio di tutti la figura di De Niro, spietato killer che protegge solo i suoi interessi, e nient'altro, da incorniciare la vicenda della rapina alla sede della Lufthansa, dove vengono liquidati tutti i complici, per paura che parlino, ma anche per interessi strettamente economici.
E la parte bella è che tra di loro si chiamano anche "Bravi ragazzi".
Emblematico anche in finale, dove mostra che anche Liotta, corretto fino alla fine, pur di salvarsi le chiappe, incastra i suoi "Bravi ragazzi" a cui era legato fin da ragazzino, che a loro volta tentavano di incastrarlo, cio probabilmente mostra nel modo più esplicito quanto i valori tanto apparentemente importanti per i mafiosi come onore, e fratellanza e cose varie, vadano in fumo quando si tratta di pararsi il cul.o

Piccolo appunto per la regia: Fantastica. Ci sono sequenze da urlo, mi viene in mente l'entrata di Liotta nel locale con la futura moglie, tutto senza stacchi, realizzato stupendamente, o altre sequenze ancora condite da primi piani e dettagli veramente efficaci.

Ci sarebbero ancora un sacco di parole da spendere per questo capolavoro, per questo film di denuncia (tutto condito da una perfetta ironia). Per me Scorsese firma uno dei suoi film più significativi, profondi e coinvolgenti, allo stesso tempo, tagliente, elegante e ironico, oltre che parecchio violento, un perfetto mix.

A dire la verità mi ha anche ricordato molto lo stile di Full Metal Jacket, li avviene una derisione in chiave ironica della guerra, qui della mafia ( basti confrontare il personaggio estremizzato del sergente Hartman con quello estremizzato di Tommy DeVito (Pesci) )

Da vedere e rivedere, stop.