paul 8 / 10 16/06/2009 15:43:15 » Rispondi Matteo Scarfo's "Omega" è un'opera appassionante e appassionata perchè realizzata da un appassionato di cinema. "The eye of tiger" bisogna avere in questo campo: perchè fare cinema è il più faticoso e stressante dei lavori nobili (se vogliamo chiamarli nobili, perchè più nobile è sicuramente stare in fabbrica o sgobbare in miniera). E Matteo Scarfò possiede sicuramente "the eye of tiger": proprio per tale motivo riuscirà.
Omega parte con uno spettacolare piano sequenza da rendere invidioso anche lo smaliziato addetto ai lavori, e prosegue con una trama e uno stile che strizza l'occhio sia al cinema di genere che a quello impegnato. I richiami a Bunuel sono il sale dell'opera, sebbene conditi da una personailissima originalità del regista, così dicasi per i momenti del cinema "de paura". Bellissime le scene oniriche quali la stanza dell'orologio, e (mi ha entusiasmato) quella del giovane in chiesa, circondato da misteriosi sussurri di non specificata provenienza che finiscono per inquietare anche lo spettatore scaltro. Il finale poi rimane in bilico, come deve essere un'opera di questo genere, lasciando allo spettatore, senza spiegare troppo, la propria idea circa "il paradosso" del protagonista.
Tra le note negative a mio giudizio la prova degli attori, soprattutto il giovane: ma non è certo colpa del ns Scarfò; e, ma qui si tratta di un gusto prettamente personale, inoltre era un cortometraggio da girare in lingua inglese.
Luigi Cecinelli & company guardino ed imparino come si fa un film con due lire. Ma, con ogni probabilità, loro non hanno "the eye of tiger".
Phelps 01/10/2009 20:47:28 » Rispondi scusa la domanda poco inerente ma dove posso trovare questo film?