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OMEGA regia di Matteo Scarfò

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Rask     8 / 10  15/11/2009 18:41:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La rappresentazione più creativa del paradosso quantistico della misura ad oggi pervenuta. Il soggetto - uno dei più ambiziosi di sempre - decide di sciogliere il conflitto osservatore/osservato spalancando le porte dell'infinito come unica realtà (da Hegel a William Blake e i Doors) sovrapponendo piani di esistenza logicamente incompatibili, in uno scenario di nascita/morte cosmica scientificamente esatto. Talmente ambizioso che meritava uno sviluppo più graduale (mezz'ora, troppo poco) e tutti i finanziamenti statali finiti a inguardabili scempi.
Visionarie e indimenticabili le scene oniriche, la colonna sonora di classica contemporana che rivela sensibilità e cultura trasversale, ma abominevole la recitazione. Ora, Mattè, ascolta. Se hai in mano un progetto del genere, tu gli attori li devi menare finché non fanno quello che gli dici. E se ancora non lo fanno, li cambi (dopo averli menati di nuovo). Magari alcuni dialoghi troppo macchinosi e densi erano da limare, ma la prestazione dei due è da ergastolo. Non sfigurano orrendamente di loro, ma è come se nella Cappella Sistina D.io avesse in mano un vibratore di gomma.
In ogni caso, se nei prossimi anni uscirà un capolavoro ambizioso, sarà di Scarfò.