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SAINT ANGE regia di Pascal Laugier

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76eric     8½ / 10  03/07/2010 21:55:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero un magnifico esordio questo per il regista Laugier, alle prese qui con una ghost-story di enorme fascino visivo, anche se la paura ( comunque presente, nonostante tutto), viene più che altro accennata.
Non mancano i riferimenti alle vecchie pellicole horror nostrane, che tanto hanno fatto scuola, come le tende che fuoriescono dalle porte durante il temporale ( per citare un esempio, preso dai Capolavori argentiani Suspiria ed Inferno), lo stesso edificio ripreso di notte poi, somiglia moltissimo alla dimora di Mater Tenebrarum, il sapiente uso delle luci all' interno dell' inquietante e fatiscente orfanotrofio o ancora il finale che potrebbe far tornare in mente, con gli occhi privi di iride, quello del magnifico "E tu vivrai nel terrore...L' Aldilà" di Fulci.
A tal proposito è stato un enorme piacere rivedere sullo schermo la sempre bella e brava Katherine Mc Coll, star indiscussa della fantastica trilogia della morte fulciana.
Veramente bravissime poi le attrici Lou Doillon, che interpreta la ragazza "instabile" Judith ( ottima performance, non c'è che dire) e soprattutto la bellissima Virginie Ledoyen alias Anna, alle prese con il suo terribile segreto, tormentata inoltre dalle stranezze che avvengono all' interno dell' edificio e vogliosa infine di svelare gli orribili segreti che celava in passato il Saint Ange.
Inoltre, dicevo, la sua bellezza molto acqua e sapone e quelle fugaci inquadrature di nudo che mettono in mostra la sua splendida femminilità ( non mi si prenda per un voyerista, ma ogni tanto è giusto dire anche quello che non si dovrebbe ed in più bisogna riconoscere i meriti a chi li ha), contribuiscono ad alzare il voto di mezzo punto.Yuk.
In definitiva, tornando al film, è una ghost-story coi fiocchi, con il suo piacevole ritmo lento, con tanto mistery e con qualche spavento accompagnato anche dall' efficace uso del sonoro, che non può non piacere agli appassionati del sottogenere, come il sottoscritto ( peccato veramente per l' insufficiente media).
Visivamente magnifico, come Martyrs del resto, ma secondo me migliore rispetto a quest' ultimo, pure questo film è testimone dell' enorme talentuoso potenziale del bravissimo regista francese, che maturando, farà vedere in futuro ancora altre ottime pellicole.
Da rivalutare.